Sicurezza Castelvecchio – le reazioni

 
 

In merito all’inadeguato livello di sicurezza del museo di Castelvecchio, intervengono i tre candidati Sindaco Bertucco, Gennari e Croce:

BERTUCCO: sollevai il problema già a novembre, quando Tosi con una variazione di Bilancio per racimolare i soldi richiesti dal project financing Arsenale, tra le altre tagliò anche la voce “Museo di Castelvecchio” per i lavori di adeguamento ai fini dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi. Politicamente è un fatto gravissimo: stante tutto quanto è accaduto nell’ultimo anno nel principale museo della città, aver rimandato di nuovo l’adeguamento del sito è opera da macellai. Da tenere in debita considerazione c’è poi la diffida alla Direzione edilizia Monumentale del Comune di Verona che arrivò direttamente dalla Sovrintendenza che sottolineò ‘la mancata realizzazione del lavori atti a garantire la sicurezza e la salvaguardia del museo e delle opere d’arte in esso contenute'”.

GENNARI: Apprendere che il Museo di Castelvecchio è a rischio sicurezza è desolante ma purtroppo non è una novità. Molte altre sono state le situazioni di degrado mal gestite, a partire dai pezzi di cornicione staccatisi dal Palazzo della Ragione e dall’Arco della Costa. Senza dimenticare le cinghie di sicurezza che l’estate scorsa hanno tenuto uniti i torrioni dei Portoni della Brà o il crollo di un pezzo di calcestruzzo nella biblioteca del Centro Culturale 6 maggio 1848. È chiaro che la sicurezza degli edifici pubblici venga prima di tutto. Se, per esempio, oggi Verona subisse una scossa come quella del centro Italia, della città resterebbe ben poca cosa e si dovrebbe agire in emergenza. Per questo penso sia necessario censire e verificare tutti gli edifici comunali, valutare i costi e intervenire. I progetti di adeguamento vanno realizzati in sinergia con le grandi realtà aziendali del territorio e attingendo dai fondi comunitari. Solo così le operazioni di riqualificazione sono possibili.

CROCE: Prima il furto del secolo, con un sistema di protezione che nemmeno in un negozio di alimentari. Ora la scoperta che in caso di incendio avremmo dovuto solo sperare nei nostri Vigili del fuoco (sottopagati e sotto organico). Altro che cimiteri verticali, tetti sull’Arena, ruote panoramiche. Verona ha bisogno di tanta cura: per i nostri tesori artistici, per le nostre strade, per migliorare la vita ai veronesi. Con i tagli agli sprechi e con la realizzazione del museo omnibus tutto ciò sarà solo un vecchio e triste ricordo.

 
 

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