Sequestrate liquidità per oltre 300 mila euro a seguito di evasione fiscale

 
 

La Guardia di Finanza di Verona, al termine di specifiche attività di contrasto all’evasione e
alle frodi fiscali, nei giorni scorsi ha dato esecuzione a due decreti di sequestro preventivo
di oltre 300 mila euro.

I provvedimenti, assunti dal Tribunale di Verona, su richiesta della locale Procura della
Repubblica, sono stati emessi nei confronti di due società della provincia scaligera operanti
nel settore del commercio all’ingrosso di cereali, sino alla concorrenza del valore delle
imposte evase, quantificate in euro 309.813, che i Finanzieri del Comando Provinciale
scaligero hanno ora assicurato allo Stato sequestrando corrispondenti liquidità bancarie nei
confronti delle stesse società e di due coniugi, entrambi indagati, ai quali è riconducibile una di esse.

Le imposte evase sono state accertate al termine di due distinte verifiche fiscali svolte dal
Nucleo di polizia economico-finanziaria di Verona, all’esito delle quali è stato scoperto che
la prima delle suddette imprese ispezionate – facente parte di un gruppo societario a
gestione familiare – negli anni 2016 e 2017 aveva ricevuto, da altre società del medesimo
gruppo, fatture per operazioni inesistenti quantificate in circa un milione di euro, attraverso
le quali erano state documentate, falsamente, cessioni di prodotti biologici.

Nel corso dei controlli i Finanzieri hanno accertato, in particolare, che la predetta società
verificata aveva a sua volta venduto lino, grano, farro e soia, certificati come biologici, ma in realtà ottenuti tramite metodo di coltivazione convenzionale e, dunque, con utilizzo di
fitofarmaci il cui impiego è, invece, vietato nella pratica dell’agricoltura biologica.

I due coniugi indagati, nello specifico, erano riusciti a celare l’effettivo impiego di detti
fitofarmaci mediante approvvigionamenti «in nero» da una società terza, alla quale le
Fiamme Gialle veronesi, hanno contestato un giro di fatturazioni per operazioni inesistenti,
in acquisto e in vendita, messo in piedi proprio per celare contabilmente le anzidette cessioni di erbicidi.

Per questi motivi i Finanzieri hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria i due
coniugi che gestivano le società del gruppo familiare, nonché il legale rappresentante della
società terza cedente i fitofarmaci, per l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta
mediante uso di documenti fittizi ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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