“Eravamo tre amici al…” (fregati! Per una buona causa, ovviamente).
Tanto famosa e giustamente celebrata nelle notti d’estate quella canzone, tanto meno (purtroppo) conosciute sono le realtà descritte in questo articolo-comunicato.
Lo pubblichiamo e condividiamo con grande piacere, proprio nell’ottica di un contributo alla “causa” di conoscenza e di giusto tributo verso quelle persone che spendono il proprio tempo per la collettività.
E dunque, non a caso, 3 “amici” saranno protagonisti e destinatari, venerdì 29 alle ore 12 presso la Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, di un attestato di riconoscimento da parte del Comune di Verona. Il tutto nasce dalla segnalazione proveniente dal capogruppo consiliare di Verona Pulita, Gianmarco Padovani: “L’attività dei farmacisti è doverosamente esternata nel sociale – afferma Padovani – in piena sintonia col movimento di Michele Croce, da sempre attento a tutte le componenti e le sfumature operanti all’interno del territorio veronese.
Alla presenza del primo cittadino, il sindaco Federico Sboarina, verranno dunque consegnati il riconoscimenti ai dott.ri Paolo Pomari, Matteo Vanzan ed Elena Vecchioni, farmacisti colleghi di Padovani, rispettivamente per le associazioni: Farmacisti Volontari, Banco Farmaceutico e Fondazione Rava.
Il loro operato è stato oggetto di grande considerazione da parte della quinta commissione cittadina, trattante politiche sanitarie e sociali; andiamo a conoscerli da più vicino.
I) Il Banco Farmaceutico è una fondazione ONLUS che, come missione, ha il soddisfacimento farmaceutico di persone povere e indigenti, grazie alla collaborazione con gli enti socio assistenziali presenti sul territorio. Partecipa anche a progetti di solidarietà in paesi esteri con associazioni che ivi lavorano.
L’attività viene svolta con la Giornata di raccolta del farmaco a febbraio in 3600 farmacie, ricevendo e gestendo donazioni aziendali di farmaci, raccogliendo farmaci validi secondo le direttive della legge regionale vigente e curando l’Osservatorio donazione farmaci (in Italia la principale fonte di conoscenza permanente sui temi della povertà sanitaria).
La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus sarà presente venerdì con il suo delegato territoriale per Verona dott. Matteo Vanzan. A Verona sono 142 le farmacie aderenti 680 i volontari coinvolti 35 gli enti assistenziali del territorio veronese che assistono oltre 18.000 persone.Oltre alla giornata nazionale di raccolta del farmaco, il banco farmaceutico aiuta le realtà assistenziali tramite il sistema delle donazioni aziendali del banco farmaceutico research che chiede e riceve donazioni dalle aziende farmaceutico durante tutto l’anno e organizza il sistema logistico e li fa arrivare direttamente agli enti italiani convenzionati, e anche provvede a donazioni internazionali di farmaci spesso su richieste specifiche delle istituzioni preposte ad intervenire all’estero
II) L’Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile, sezione di Verona, può contare di 32 farmacisti abilitati ad intervenire in caso di calamità. L’associazione è dotata di un camper attrezzato a farmacia mobile, unica realtà in Veneto, a disposizione su chiamata della protezione civile come avvenuto per il recente terremoto in centro Italia dove i volontari sono intervenuti già nelle prime ore dopo il sisma e rimanendo impegnati in loco per dieci mesi. Con i loro mezzi e i volontari sono costantemente presenti ad Arquata del Tronto, Pieve Torina, Norcia, Calderola, Accumuli, Rieti e Campotosto. Per l’associazione Farmacisti Volontari sarà presente in sala Arazzi il presidente Paolo Pomari.
III) La Fondazione Rava rappresenta in Italia NPH Onlus, un’organizzazione internazionale per la tutela dei diritti dei bambini. Si occupa di progetti per il sostegno della povertà sanitaria e della scolarizzazione nonché dell’abbandono neonatale e della ricostruzione delle scuole primarie nel centro Italia del post terremoto.
Più che amici, dunque. Fratelli (o sorelle) di un obiettivo comune e dunque dotati dello stesso “sangue”. Esiste infatti un filo conduttore che unisce queste 3 esperienze; l’essere state concepite, organizzate e costruite da un gruppo di amici e colleghi appassionati del loro lavoro e con un occhio attento alla realtà e che pur nella drammaticità delle varie esperienze di vita che incontrano, trovano la forza e la voglia di rendere un po’ migliore la vita di chi aiutano e soprattutto la propria.