Foglie di olivo, di tiglio e non solo, che danzano su fogli bianchi sospinte dal vento. Sono i ‘Segni’ della natura che diventano opere d’arte negli scatti fotografici di Pia Gazzola. Al Museo di Storia Naturale, dal 4 al 30 novembre 2022, la mostra ‘Segni di Segni’, secondo e conclusivo momento dedicato all’artista di origine veronese che, lo scorso 14 ottobre, nella sala riservata ai fossili di Bolca, con l’esposizione ‘Pagine fossili’, ha dato avvio ad una rassegna temporanea dedicata ai linguaggi della natura. Il progetto è promosso dai Musei civici in collaborazione con la Galleria Studio La Città.
Segni di Segni. Esposizione di opere fotografiche frutto di un lungo percorso di ricerca artistica, che ha visto Pia Gazzola impegnata nella selezione di alcune piante le cui foglie, intinte nell’inchiostro, hanno poi tracciato su un foglio di carta, sospinte dal vento, dei segni.
L’artista, infatti, affida il suo gesto alla natura e alla sua poetica capacità che trova nel segno e nella fotografia la migliore espressione.
Una mostra che si adatta alle caratteristiche del Museo di Storia Naturale, erede e custode degli erbari dei naturalisti botanici veronesi, che nel XIX secolo compirono le prime ricerche sulla vegetazione della nostra città. Da allora la sezione di botanica, oltre a conservare le ricche collezioni storiche, le incrementa con ricerche sul campo mirate alla conoscenza degli aspetti naturalistici della nostra regione.
La nuova esposizione è stata presentata questa mattina al Museo di Storia Naturale dal presidente della commissione Cultura Alberto Battaggia, insieme alla direttrice dei Musei civici Francesca Rossi, all’artista Gazzola e al Responsabile del Museo di Storia Naturale Leonardo Latella.
“Un altro significativo appuntamento dedicato all’Arte Contemporanea – sottolinea Battaggia –, che si inserisce nell’ampia offerta presentata dai Musei civici nelle ultime settimane, con una particolare attenzione alle esposizioni allestite alla Galleria d’Arte Moderna e al Museo di Storia Naturale. In proprio, o in collaborazione con realtà importanti del territorio, come la Galleria Studio La città, i Musei civici propongono infatti al pubblico un autunno – inverno di mostre di rilievo. L’invito è quello di continuare a ‘fare sistema’, una modalità di lavoro che non è una formula retorica, ma un concreto indirizzo di politica culturale di questa Amministrazione”.
“Le tracce della natura – spiega l’artista – sono un linguaggio simile al nostro. Da tempo, attraverso le mie creazioni, cerco di unire fra loro queste due tipologie di linguaggi per trasformarli in arte. Segni raccolti sulla carta che rappresentano le impronte del movimento di diversi tipi di piante le cui foglie, colorate sulle punte, diventano lo strumento di espressione grafica in grado di intercettare i movimenti delle fibre vegetali esposte all’aria e al vento”.
Una poetica, quella di Gazzola, che trae origine dal suo particolare e singolare rapporto col tempo e con la natura, fondamentali per la genesi di tutti i suoi lavori intimamente legati a questa tematica. Anche in questa esposizione, come in ‘Pagine fossili’ e nella serie intitolata ‘Incontri’, le opere sono concepite su due pagine aperte e accostate.
Le due mostre Segni di Segni e Pagine fossili si potranno visitare in contemporanea dal 4 al 10 novembre.