Il coach veronese d’adozione, ma casertano di nascita, Franco Marcelletti sarà tra i protagonisti di Scugnizzi per sempre, una docuserie, che in tre prime serate (sei episodi in totale), accenderà i riflettori su una delle più belle favole del basket italiano che ha visto la Juvecaserta vincere lo scudetto nel 1991. La prima puntata andrà in onda stasera su RaiDue alle ore 22.00: sempre questa settimana sono in programma seconda e terza puntata, rispettivamente giovedì 24 e venerdì 25 (ore 22.00).Nata da un’idea del produttore Attilio De Razza e del regista/autore Gianni Costantino e prodotta da Tramp Ltd in collaborazione con Rai Documentari, Scugnizzi per sempre narra l’esperienza umana e sportiva di un gruppo di ragazzi casertani che, nell’Italia degli anni ’80 e ’90, osò sfidare il vertice della pallacanestro italiana. Nel corso dei sei episodi la docuserie ripercorre le varie tappe sportive, ma anche e soprattutto umane, della squadra di scugnizzi guidata da Nando Gentile ed Enzo Esposito, due tra i migliori giocatori italiani degli anni Novanta.
Dalla costruzione del Palamaggiò in soli 100 giorni alle esaltanti vittorie dei casertani, passando anche per le dolorose sconfitte (nelle finali italiane ed europee), fino alla conquista dello scudetto del 1991, arrivato nel primo campionato senza il fuoriclasse brasiliano Oscar Schmidt. Gli autori Gianni Costantino, Vincenzo Cascone e Sante Roperto raccontano la storia di un’intera comunità che si è stretta intorno alla squadra bianconera, che è stata simbolo del riscatto del Sud contro il Nord: la Juvecaserta resta ancora oggi, infatti, l’unica squadra del Meridione d’Italia ad aver vinto il tricolore nel basket. Scugnizzi per sempre non racconta solo l’epopea sportiva ma è anche una bellissima storia di sentimenti autentici, forti, contrastanti e inevitabilmente incancellabili, persino dinanzi al trascorrere del tempo. A raccontare questa favola oggi sono quegli stessi Scugnizzi e quel mondo casertano che ruotava intorno a loro, ma anche i tanti avversari affrontati sul parquet – soprattutto i giganti dell’Olimpia Milano – nonché i giornalisti e i telecronisti che all’epoca narrarono le vicende della pallacanestro italiana e casertana.
Andrea Etrari