A margine dello sciopero di domani, indetto per i dipendenti del contratto GAS-ACQUA, in fase di rinnovo, molto duro l’intervento del Dirigente CISL Fabrizio Creston che rileva:
“È inaccettabile che dopo 14 mesi di trattative le proposte delle associazioni imprenditoriali siano del tutto sproporzionate e peggiorative sia sotto il profilo normativo che salariale.
Non voglio nemmeno immaginare cosa accadrebbe nelle aziende veronesi, alcune delle quali pubbliche, con l’introduzione del demansionamento unilaterale o l’inserimento di un codice disciplinare con la fattispecie dello “scarso redimento”.
Prospettive assurde che se passassero ci riporterebbero a condizioni lavorative simili a quelle dell’ottocento”. Non lo possiamo permettere”.