Vince Sboarina, ma il centrodestra zoppica. La proverbiale unità di Lega, Forza Italia ed ex nazionalisti, scricchiola. Di appoggiare Sboarina, i fratelli Giorgetti proprio non ci pensano e gridano il loro dissenso alla scelta di un candidato diverso da Alberto. Purtroppo per loro, l’investitura di vecchia data calata dall’alto dall’ex Premier Berlusconi, non ha sortito alcun effetto. Un’imposizione il cui effimero valore ha lasciato ai blocchi di partenza i fratelli più famosi di Verona, ora alla ricerca di una collocazione. Collocazione che invece non deve trovare Davide Bendinelli, democristianamente allineato e d’accordo su tutto. Ma tornando a Massimo ed Alberto, ciò che è chiaro è che sono alla (affannosa) ricerca di una nuova casa. Che presumibilmente sarà il Fare!, andando in appoggio con la Lista Forza Verona. Il risultato che ne deriva è un centrodestra invariabilmente diviso. Dello schieramento che ormai 10 anni fa convergeva su Flavio Tosi non ce n’è traccia. Ed anche rispetto al 2012 il panorama è molto diverso: la Lega si è allontanata in modo definitivo dall’attuale Primo Cittadino e gli ex leader di Alleanza Nazionale scaligeri sono sul punto di fare il percorso inverso. Incontrovertibile che da qualsiasi parte la si voglia vedere, dopo la frattura del secondo mandato Tosi, il puzzle non si è mai ricomposto. Storia di un’identità perduta e di un centrodestra che si specchia con il passato e si vede decisamente più smilzo.
M.C.