Come raccontavamo qualche giorno fa, in Giunta e’arrivato il momento del rimpasto: porte girevoli dunque, con Alessia Rotta che entra e Italo Sandrini che saluta.
“Lascio con rammarico il mio ruolo di amministratore – spiega Italo Sandrini, assessore al Terzo settore, Attività produttive e commercio e relazioni con il territorio – per dedicarmi al maggior impegno richiestomi a Roma dalla dirigenza nazionale delle Acli, le Associazioni cristiane lavoratori italiani. E’ una realtà del terzo settore con cui collaboro da anni e che mi trova sempre più coinvolto. Sono riuscito a mantenere entrambi gli incarichi non senza fatica, fisica e psicologica, ma ora ho dovuto fare una scelta. Dopo aver fatto le dovute valutazioni assieme al Sindaco e alla Giunta, per non pregiudicare i risultati dell’attività in Comune e a Le Acli ho scelto di dedicarmi a tempo pieno alle Acli. La mia esperienza di collaborazione con questa amministrazione è stata davvero significativa. Il Sindaco ha un approccio alla politica molto innovativo, un’impostazione nuova che rappresenta un esempio non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale. E’ vero, può essere spiazzante a volte, ma ha una visione che pochi hanno. In Giunta, poi, mi sono trovato accanto a persone molto preparate, competenti e oneste. Persone che hanno come missione il servizio alla collettività e lavorano alacremente per il bene della città. Al di là della dialettica politica, che ci sta, naturalmente, posso affermare che non ci sia stato, nella storia di Verona, un biennio così intenso. Sono stati avviati cantieri, opere, si sono prese decisioni epocali. Ho un unico cruccio. Ritengo che quanto abbiamo fatto nel campo del terzo settore, siamo stati il primo Comune ad avere un assessorato dedicato, sia stato colto marginalmente rispetto all’importanza che l’applicazione della Riforma del Terzo Settore avrà per la popolazione scaligera. La riforma è un percorso partecipativo importante che si è tradotto in numerose azioni, tra cui importanti progetti di rigenerazione urbana come palazzo Bocca Trezza e Forte Santa Caterina, le cui aree saranno riportate a nuovo e valorizzate grazie alla collaborazione con le associazioni del terzo settore. Quando i cantieri saranno conclusi, queste aree diverranno un esempio di innovazione che rimarrà patrimonio della città per decenni. Lascio a chi mi sostituirà, – conclude Sandrini – un insieme di progetti e di relazioni solide con le associazioni di categoria che rappresenta un ottimo trampolino per il suo futuro di assessora al commercio e alle attività produttive”.