Gli ospedali di Legnago, Villafranca e San Bonifacio sono tra i 156 poli ospedalieri italiani che hanno ricevuto il Bollino Azzurro da Fondazione Onda ETS, alla seconda edizione. Il riconoscimento premia le strutture virtuose per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche.
Il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti.
L’obbiettivo è quello di migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda.
Per il Mater Salutis di Legnago si tratta di una riconferma, mentre il Magalini di Villafranca e il Fracastoro di San Bonifacio sono tra le “new entry” del network Bollino Azzurro e, dopo la menzione speciale ricevuta nel 2022, hanno visto riconosciuto il completamento del percorso multidisciplinare nel trattamento del tumore alla prostata.
Nel 2024 all’ospedale di Legnago il trend di pazienti con tumore della prostata seguiti dall’UOC di Urologia, diretta dal Dott. Pierpaolo Curti, ha registrato un incremento degli interventi del 22% rispetto al 2023, grazie alla maggior precisione nella procedura diagnostica per eccellenza, cioè la biopsia prostatica, con prelievo del campione per l’esame istologico eseguito con tecnica “fusion”, che consente di raggiungere con estrema precisione la zona bersaglio identificata dalla risonanza magnetica.
All’UOC di Urologia di San Bonifacio, diretta dal Dott. Giovanni Novella, si effettuano circa 250 biopsie prostatiche all’anno con tecnica trans-perineale “cognitive” o “fusion”, in collaborazione con duemedici radiologi. Ogni anno vengono eseguiti numerosi interventi di prostatectomia radicale con tecnica videolaparoscopica e vengono effettuate inoltre almeno oltre 3900 ambulatoriali all’anno, di cui circa il 25-30% riguarda la patologia oncologica, in particolare quelle prostatica e vescicale. Anche l’urologia funzionale ha un posto rilevante, con circa 150 esami urodinamici erogati ogni anno e programmi terapeutici sartorializzati sui pazienti.
L’UOC di Urologia di Villafranca, diretta dal Dott. Marco Beringi, effettua circa 180-200 biopsie prostatiche trans-rettali all’anno, quasi tutte con tecnica “cognitive” o “fusion”. Ogni anno vengono eseguiti circa 60-70 interventi di prostatectomia radicale, con tecnica videolaparoscpica retroperitoneale con sistema video 3D ad alta risoluzione e successivamente valutati da fisioterapisti per impostare un percorso personalizzato di riabilitazione del pavimento pelvico per la prevenzione e il trattamento dell’incontinenza urinaria e favorire il ripristino della funzione erettile.