“Ci salva il fatto che il Governo ha deciso di finanziare tutti i progetti presentati, ma quel novantesimo posto nella graduatoria del Bando Periferie lo conferma: la progettazione della città è uno sforzo a lungo termine, che richiede un impegno costante, quello che in questi anni purtroppo è mancato”. Orietta Salemi torna a commentare i risultati del Bando per le periferie, che vedono la città di Verona classificata al 90° posto della graduatoria nazionale.
“I soli 44 punti su 100 raccolti dalla città di Verona – spiega il candidato Sindaco – sono l’indicatore di una progettualità ancora ai primi passi. Se il Governo non avesse deciso di finanziare tutti i progetti presentati, Verona sarebbe rimasta fuori. E malgrado l’impegno straordinario deciso dal Governo Renzi e confermato dal Governo Gentiloni, per trasformare questa possibilità in una realtà, servirà uno sforzo straordinario. Altrimenti, il rischio concreto è che Verona manchi un’occasione irripetibile. Siamo ben distanti dall’esempio di città come Vicenza e Mantova, che hanno saputo presentarsi all’appuntamento con il bando periferie presentando progetti molto più articolati e innovativi”.
“Qui però – conclude Salemi – la palla passa alla prossima amministrazione comunale. Non basta la corsa contro il tempo di fine mandato per superare e sciogliere i nodi ormai cronici che due mandati di amministrazione Tosi lasciano in eredità: dalla viabilità allo sviluppo urbanistico, passando dalla gestione delle partecipate e dalla tutela degli asset più importanti del nostro sistema economico e culturale. Per questo nella mia Amministrazione la progettazione a lungo termine dello sviluppo sarà una priorità, cui dedicare risorse e competenze adeguate”.