Salemi: “Il Medioevo che ci piace è solo quello delle mura. No al Congresso delle Famiglie”.

 
 
Vorremmo che Verona di medievale avesse solo le mura: non lo sguardo retrivo sul mondo che verrà proposto da un palco che, inutile nasconderlo, assomiglia a una fiera dell’ideologismo. Il patrocinio della Regione è un errore al quale Zaia sta cercando di rimediare con dichiarazioni che lasciano il fastidioso rumore di chi cerca di arrampicarsi sugli specchi. Noi siamo chiari e netti: famiglia è il luogo dove ci sono amore, responsabilità, cura e rispetto reciproco. Per questo: no a chi vuole imporre etichette di famiglia ideologiche e discriminanti“.

Si è espressa così, nella tarda serata di ieri, la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi. Oggetto del “contendere” (ideale) è sempre quello. Sempre lui: il Congresso Mondiale delle Famiglie, in programma il prossimo fine settimana alla Gran Guardia.

Le famiglie non hanno bisogno di fondamentalismi o bollini di garanzia – continua Salemi -. Le famiglie oggi hanno bisogno di politiche di sostegno concrete e reali: per costruirsi un percorso di vita, per trovare casa, per iscrivere i bambini all’asilo, per conciliare i tempi della cura con quelli del lavoro. Ognuno ha la libertà di credere nel suo modello di famiglia, ma nessuno deve arrogarsi il diritto di imporre il proprio modello agli altri. Men che meno ha questo diritto chi, com’è il caso di alcuni dei relatori del congresso, non vive nella realtà secondo quel modello che predica a parole“.

 
 

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