“Una lezione di storia che resterà impressa nella memoria di questi giovani perché hanno incontrato la vita nel racconto dei sopravvissuti o dei testimoni di ciò che avvenne in quegli anni di storia complessa e tremenda che troppo a lungo è stata rimossa dall’Italia stessa”.
Così la vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene a margine della seduta della Sesta Commissione consiliare che ha ospitato la celebrazione del Giorno del Ricordo (10 febbraio) alla presenza di alcune scuole del Veneto, tra le quali due classi veronesi del Liceo scientifico don Bosco e del Liceo classico dell’Educandato Agli Angeli. Ai ragazzi sono state proposte testimonianze di sopravvissuti della triste pagina di storia italiana dei territori dell’Alto Adriatico orientale con la vicenda umana dei martiri e degli esuli istriano dalmati.
La Commissione ha votato all’unanimità una risoluzione che verrà portata in Consiglio, insieme all’altra già votata sulla Giornata della Memoria, con la proposta di rendere, nel prosieguo della legislatura, come una consuetudine permanente la seduta speciale della Commissione dedicata alle due celebrazioni.
“Fare memoria incontrando la vita vissuta, prima ancora che la cronaca, significa accostarsi al passato con quella onestà intellettuale che permette la fedeltà alla parola semplice che è parola di verità, libera da condizionamenti ideologici o strumentalizzazioni – sottolinea Salemi -. Ringrazio i due Istituti veronesi che hanno accolto con tempestiva disponibilità l’invito a partecipare con le classi alla seduta in Consiglio regionale perché è stata data ai ragazzi l’opportunità di cogliere come l’Istituzione Regionale, quando si tratta di onorare una memoria comune, sappia superare le differenze politiche, risanando responsabilmente anche le polemiche di questi giorni che hanno tentato di usare la memoria della questione istriano dalmata e delle foibe per animare risentimenti e sterili divisioni”.
