“Utilizzare impropriamente gli spazi comunali per propaganda politica, come messo in atto oggi dal consigliere Meloni insieme al signor Croce, è contro quanto disposto dal Testo unico degli enti locali”.
Questo l’incipit di Maria Fiore Adami che contesta all’ex Presidente di Agsm, Michele Croce, la conferenza stampa di stamattina sugli obiettivi futuri della sua lista civica, perché tenuta in una sala comunale che doveva restare neutra rispetto alle campagne elettorali, e al contempo redarguisce il consigliere tosiano Meloni, reo di aver concesso impropriamente lo spazio.
Sull’argomento interviene anche Paola Bressan, capogruppo di Forza Italia, che ricorda invece come “nel 2015 fra Tosi e Croce volavano gli stracci, fra diffamazione e accuse di ‘Ndrangheta’ ma le porte girevoli della politica non si fermano mai. Queste persone intendono il Comune come se fosse ‘cosa loro’, infischiandosi delle regole pur di presentare il programma elettorale 2022 del candidato Croce”.
Per Daniele Perbellini, capogruppo civica Battiti Verona Domani, Croce e Meloni sono “i soliti furbetti
del quartierino, che pensano sia tutto ammesso comprese le scorciatoie per far
risparmiare soldi agli ex nemici oggi amici. Tosi e Croce si sono detti di
tutto, ma per farsi prenotare gratis una sala pubblica si riavvicinano.
L’utilizzo della ‘Cosa pubblica’ ha le sue regole che valgono per tutti”.
Conclude Anna Grassi, capogruppo Lega secondo la quale “i diritti di parola e di libero pensiero sono sacrosanti ma vanno esercitati nelle sedi opportune. La sala Delaini è un luogo utilizzabile per comunicazioni da parte degli organi istituzionali democraticamente eletti. La politica non deve mai superare le regole dell’ente pubblico”.