Nella nottata tra il 14 e il 15 luglio gli agenti delle Volanti della Questura di Verona hanno tratto in arresto due giovani resisi responsabili del reato di tentato furto aggravato commesso ai danni di un esercizio commerciale del centro.
La segnalazione perveniva alla Centrale Operativa della Questura da parte un cittadino, la cui attenzione, a notte inoltrata, era stata attirata dal forte rumore prodotto da due soggetti che si aggiravano con delle torce all’interno del cortile dell’Archivio di Stato, sito in via Delle Franceschine a Verona.
Inviati sul posto, gli operatori scavalcavano il cancello d’ingresso della struttura e si portavano silenziosamente verso la direzione da cui provenivano degli inconfondibili rumori metallici.
Gli agenti notavano da subito un ragazzo e una ragazza stazionare lungo la prima rampa della scala antincendio del palazzo.
Raggiunti i due soggetti, i poliziotti rinvenivano a terra un trancino da elettricista e un cassetto di un registratore di cassa, parzialmente forzato, sul quale sedeva il giovane nel tentativo evidente di nasconderlo alla vista degli operatori di polizia.
Oltre a questo, accanto ai due ragazzi, veniva rinvenuto un sacchetto contenente un telefono cellulare, delle bottiglie di alcolici, un guanto da giardiniere e una torcia elettrica. I giovani, che in un primo momento cercavano di giustificare la loro presenza in quel luogo avanzando spiegazioni poco credibili, confessavano spontaneamente di aver asportato tutta la merce, compresi il cassetto del registratore di cassa e il telefono cellulare, da un ristorante poco lontano.
Dopo aver raccolto ogni indicazione utile all’individuazione precisa dell’esercizio commerciale in cui era stato commesso il furto, gli agenti si spostavano in via Del Pontiere, al civico 27, e notavano che la porta laterale del ristorante “Deep” era aperta.
All’interno, il registratore di cassa veniva trovato con i fili recisi e senza il cassetto contenente il denaro. Nei frigoriferi erano ancora presenti alcune bottiglie di vino e birra con marca corrispondente a quelle ritrovate in possesso dei ragazzi.
Alla luce delle risultanze investigative e delle dichiarazioni rese dai responsabili, i poliziotti procedevano all’arresto di A.M.C., venticinquenne originario della Romania, e A.P., di anni 21, per il reato di furto aggravato.
In attesa del rito direttissimo, previsto per la mattinata odierna, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Verona disponeva la custodia dell’uomo nelle le camere di sicurezza della Questura mentre ordinava l’accompagnamento della ragazza alla sua abitazione.
Nella mattinata odierna, in sede d’udienza, il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha rinviato l’udienza al prossimo 15 novembre e disposto nei confronti di A.M.C. la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. presso la Stazione dei Carabinieri di Peri, nel comune di Dolcè.