Serena Turazzini
Match point quello per la Calzedonia Verona che vincendo questa sera contro Azimut Modena, potrebbe approdare per la prima volta nella sua storia alle semifinali scudetto. Sabato scorso gli scaligeri si sono imposti per 1-3 a Modena.
Gli arbitri hanno il fischietto al collo, Grbic le mani in tasca, le ginocchiere dei ragazzi sono al posto giusto. Tutto pronto. Si comincia.
Battuta per la formazione ospite che rompe il ghiaccio. Djuric risponde ‘presente’ e firma il primo punto della partita. Il capitano e registra gialloblù, Michele Baranowicz, sfrutta i suoi centrali per impiegarli nell’attacco ma anche e soprattutto per smistare palloni come meglio crede.
In questo inizio di match, Verona è sul pezzo ma sbaglia tanto-troppo al servizio a differenza dei romagnoli che tirano senza paura. 18-15 il punteggio, tre punti di vantaggio che contano come l’oro, da portarsi fino a fine set. Al servizio c’è Ngapeth pronto a fare la parte che più gli si addice: il guasta feste. Tre punti recuperati per Modena che si portano addirittura a +1 (22-23). Un finale di set sconcertante, Verona ha fatto e distrutto tutto. Punteggio bugiardo e un set in tasca per Modena. 23-25 il parziale.
Il secondo set vede Travica in campo per Modena che prende il posto di Orduna. Verona continua la serie negativa in battuta. Ngapeth fa mani fuori con la stessa facilità con la quale mangia i tortellini. La Calzedonia gioca la sua peggior pallavolo, invece per Modena è tutto facile (6-11 il parziale). Lecat sostituisce Randazzo nel tentativo di dare una scossa alla sua squadra. I romagnoli si affidano al fuoriclasse per eccellenza: Earvin Ngapeth; un insieme di tecnica, tattica, estro e un pizzico di follia. Time out per Verona sul 23-24, in battuta c’è Zingel. Le speranze di pareggiare sono in un video check. Nulla da fare, Modena chiude anche il secondo set, 23-25 il punteggio.
Parte male anche il terzo set per i padroni di casa. Aldilà del punteggio (3-5) non ancora compromesso, si può capire come andrà a finire questa partita semplicemente guardando i giocatori gialloblù. Sono passivi, sono mogi, subiscono e non reagiscono. Grbic lo sa benissimo e chiama time out sul 5-9 per arrestare la corsa di Modena. Tutto inutile. Djuric ha esaurito le batterie, Kovacevic invece è in riserva. Come si può pensare di recuperare, quando si è sotto di cinque punti, due set e non si è al 100%?? Mengozzi invece è fresco come una rosa e stampa una murata in faccia a Ngapeth che riaccende l’Agsm Forum. 14-15 il parziale, la Calzedonia prova a rialzarsi, difende con cuore e grinta, finalizza con fatica ed è sotto di due lunghezze (18-20). Gli avversari sono lucidi, vedono il “traguardo” a soli tre passi (20-23). Serve un ace, un muro, una difesa ed anche un piccolo miracolo.
Tutto da rifare per i gialloblù che perdono in casa l’occasione della vita per 21-25.