Riunioni Enti locali in videoconferenza: l’Anci detta le regole

 
 

L’Anci pubblica il 25° Quaderno operativo contenente le Istruzione tecniche, Linee guida, Note e Modulistica per lo svolgimento in modalità telematica del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e della giunta.


Dotare le amministrazioni comunali di una ‘bussola operativa’ con cui orientarsi per svolgere, in modo regolare, le sedute dei propri organi nel contesto eccezionale del Covid che ne ha profondamento cambiato le modalità di funzionamento. Nasce da tale esigenza e dalle numerose segnalazioni giunte all’Associazione, il 25° quaderno operativo dell’ANCI, ‘Regolamento per lo svolgimento in modalità telematica del consiglio comunale, delle commissioni consiliari e della giunta’.

Il volume prende spunto dal Decreto Legge n. 18/2020 e dai successivi provvedimenti legislativi di modifica che lasciano all’autonomia degli Enti la “facoltà” di scegliere, per le sedute degli organi collegiali – così come degli organismi interni ai Consigli quali le Commissioni e le Conferenze dei capigruppo – il sistema della videoconferenza invece della presenza fisica. Da qui un modello di Regolamento, elaborato sulle esperienze delle Amministrazioni locali in questi mesi e con il contributo importante della Conferenza nazionale dei Consigli comunali dell’ANCI.

Lo schema di Regolamento fornisce anche utili indicazioni sullo svolgimento delle sedute in modalità mista (in presenza e “da remoto”) e sulle votazioni a scrutinio segreto per le riunioni in videoconferenza. E’ un tema che vede impegnata l’Associazione che proporrà ulteriori norme di semplificazione, in vista delle prossime consultazioni elettorali, dei primi adempimenti seguenti ad esse, come la nomina della Commissione Elettorale che prevede oggi il voto segreto.

Completa il volume un’Appendice che contiene una proposta di deliberazione consiliare di approvazione del regolamento ed i più recenti pareri espressi dal Ministero dell’Interno in materia.

Il primo parere, del 4 agosto 2020, ha affermato che, non potendo assicurare la pubblicità con l’ammissione del pubblico nella sala ove si svolgono le riunioni, le sedute possono essere organizzate in modalità streaming in diretta o «on demand». Mentre il parere del 13 agosto ha posto in evidenza come è rimessa alla valutazione del presidente l’opportunità di condividere con la maggioranza del consiglio comunale, per il tramite della conferenza dei capigruppo, le modalità per la gestione della riunione. Quello del 10 novembre ha negato la possibilità per i consiglieri di esporre anche da remoto bandiere o simboli di partito.

In ultimo la Circolare del 27 ottobre, che ha escluso l’applicazione alle riunioni degli organi elettivi l’obbligo di modalità on line fissato dal DPCM 18 ottobre 2020.

Per quanto riguarda i Requisiti tecnici (art. 3) la piattaforma deve garantire che il Segretario comunale abbia sempre la completa visione e percezione dell’andamento della seduta e di quanto viene deliberato, anche con riguardo ad eventuali questioni incidentali.

Durante la fase delle Votazioni (art. 10) nel caso in cui, durante una votazione, si manifestino dei problemi di connessione e non sia possibile ripristinare il collegamento video in tempi brevi, la seduta viene sospesa per un tempo stabilito dal Presidente. Alla scadenza, in caso di impossibilità a ripristinare integralmente la connessione, il Presidente può: a) riaprire la votazione dopo avere ricalcolato il quorum di validità della seduta e della conseguente votazione, fermo restando che i Consiglieri collegati ma impossibiliti a partecipare sono considerati assenti giustificati; b) rimandare l’esito della votazione qualora la stessa possa alterare le posizioni assunte nella seduta del Consiglio comunale.

La norma lascia all’autonomia degli Enti la facoltà di scegliere, per lo svolgimento delle sedute degli organi collegiali, così come degli organismi interni quali le commissioni e le conferenze dei capigruppo, il sistema della videoconferenza in luogo della presenza fisica.

Alberto Speciale

(Immagine copertina: screenshot collegamento Consiglio comunale del 7 aprile 2021)

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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