Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile di Verona ha eseguito l’ordinanza di sospensione della misura alternativa della detenzione domiciliare a carico di Marino Massimo De Caro, concessa dal Tribunale di Sorveglianza di Verona nell’ottobre 2015 a causa di problemi di salute dello stesso.
La prima condanna a carico del De Caro si riferisce alla sottrazione di 2292 volumi (un centinaio dei quali non più recuperati) dalla Biblioteca Statale dei Girolamini di Napoli, della quale era il Direttore, reato qualificato come peculato continuato in concorso, aggravato dal danno di rilevante gravità.
La seconda condanna si riferisce al furto aggravato, sempre con danno di rilevante gravità, di una pluralità di volumi/opere del 1500/1600, sottratti dalla Biblioteca Fondazione Osservatorio Ximeniano di Firenze, dove il De Caro si era introdotto abusando della qualità di consulente del Ministero dei Beni Culturali e agendo con destrezza.
A carico del condannato residuano diversi carichi pendenti:
- A Napoli ed a Cassino, dove il soggetto è stato condannato alla pena per un anno di reclusione per furto aggravato di libri/opere, sottratti dalla Biblioteca di Monte Cassino, dove il soggetto si era introdotto abusando dei poteri inerenti la qualità di consulente del Ministero dei Beni Culturali;
- A Verona, per furto di volumi/opere dalla Biblioteca Capitolare, commesso sempre con abuso della sua citata qualità nel 2009 e nel 2012;
- A Roma (dove è stato condannato ad anni 1 di reclusione per fatti consimili, commessi sino al maggio 2011 ed ha carichi pendenti per calunnia, commesso il 23/5/2014 e il 24/1/2016) nonché una iscrizione a Padova, per furto commesso nel 2002.
A Verona, nel corso della detenzione domiciliare, il De Caro ha commesso il reato di rapina impropria presso un supermercato, in data 16.04.2016, per cui è stato condannato, anche in secondo grado (pena comminata anni 2 giorni 2 di reclusione e Euro 600,00 di multa).
Alla luce dei fatti sopra esposti ed a seguito di un miglioramento dello stato di salute del De Caro il Magistrato di Sorveglianza ha disposto la sospensione della misura alternativa concessa e il conseguente accompagnamento presso il Carcere di Montorio.
Alla vista degli agenti della Squadra Mobile di Verona il De Caro accusava un malore e, per tale motivo, veniva ricoverato presso l’Ospedale di Borgo Roma di Verona, piantonato dagli Agenti della Polizia Penitenziaria.
Non appena le condizioni di salute lo consentiranno lo stesso verrà portato presso il Carcere di Montorio.