Giovedì 26 aprile dalle 10 alle 13 in Gran Guardia si terrà il convegno “Il ristorante tipico a primavera”. Un appuntamento per far conoscere a cittadini e turisti i ristoranti tipici veronesi, i produttori e il territorio, con focus sulle tipicità stagionali e le loro qualità.
Questo sarà il primo di quattro appuntamenti annuali, con cui l’Amministrazione intende promuovere le tipicità enogastronomiche veronesi anche a livello turistico, con proposte per i cittadini ma anche per i visitatori.
Durante la mattinata sarà presentato il sito web che mette in rete le realtà cittadine interessate al concetto di ‘prodotto tipico’, e che contiene le schede e i link dei 14 ristoranti tipici veronesi, che con i loro menù, abbracciano la tutela dei piatti della tradizione scaligera.
Il primo incontro verterà sull’asparago, ortaggio tipico della primavera, sulle sue caratteristiche nutrizionali, i benefici e i produttori locali. Ma si parlerà anche di salute, di quanto faccia bene mangiare bene, dell’importanza della qualità del prodotto e della sicurezza alimentare. Su questi e altri temi si confronteranno esperti del settore agroalimentare, ristoratori, nutrizionisti e rappresentanti delle categorie.
Il convegno è stato presentato oggi dall’assessore alle Attività economiche Francesca Toffali. Presenti il presidente di Coldiretti Verona Claudio Valente, il vice segretario generale Camera di Commercio Riccardo Borghero, Fabio Vecchia di Confesercenti Verona, l’esperto di produzioni agroalimentari veronesi Enzo Gambin, la dirigente Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Asl di Verona Linda Chioffi, il presidente della Cooperativa Asparago d’Oro di Arcole, Angelo Zambon e i titolari dell’Osteria ai Osei e della trattoria al Bersagliere Marco Ronca e Leopoldo Ramponi.
“L’invito è rivolto ai cittadini e ai turisti che, oltre ad ammirare e apprezzare le bellezze artistiche della nostra città, vogliano conoscerne anche le ricchezze della cucina tradizionale, legata al territorio e alla stagionalità – spiega l’assessore Toffali -. Al momento i ristoranti tipici sono 14, ma l’obiettivo è aumentarne il numero, coinvolgendo attività anche fuori dal centro storico”.