Da oltre due anni si erano trasferiti in Valpolicella dove avevano anche preso la residenza insieme ai loro figli ma una coppia di cittadini romeni è stata arrestata dai Carabinieri di San Pietro in Cariano perché destinataria di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità romene a seguito della condanna a quattro anni e sei mesi di reclusione, per aver preso parte ad un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
I due erano proprietari e gestivano nel loro Paese un importante impresa di ceramiche e piastrelle coinvolta, insieme ad altre, in un giro di false fatturazioni per eludere il fisco rumeno nel periodo fra il 2009 ed il 2012.
Dopo un primo arresto in patria, la coppia era stata scarcerata e si era trasferita in Italia, a San Pietro in Cariano, dove l’uomo, 58 anni, aveva trovato lavoro nei campi, nonostante una laurea da ingegnere, e dove la moglie 65enne dava una mano alla figlia in una piccola attività commerciale. L’uomo e la donna sono quindi stati portati al carcere di Montorio, dandone comunicazione, come prevede la legge sul mandato di arresto europeo, al Presidente della Corte di Appello di Venezia, per la convalida, e ad al Ministero della Giustizia per la formale comunicazione alle Autorità dello Stato richiedente.