Revamping Ca’ del Bue, la Giunta vuole vederci dentro

 
 

Trasmesse con delibera di Giunta approvata ieri ulteriori osservazioni ai fini della tutela della salute pubblica, prima di qualsiasi decisione in merito alla realizzazione di un impianto di essiccamento dei fanghi organici, soprattutto in relazione alla possibile presenza di Pfas.

Dopo le osservazioni espresse e inviate alla Regione lo scorso marzo in merito al progetto presentato da Agsm Aim sul rinnovamento del polo tecnologico di Ca’ del Bue comprensivo di un impianto di trattamento dei fanghi di depurazione, la giunta comunale ha deliberato un documento con osservazioni integrative.

In sostanza, con la proposta di delibera approvata oggi si invita la Direzione Regionale a richiedere all’Istituto Superiore di Sanità un parere sulla Valutazione di Impatto Sanitario e sullo studio di degradazione per via termo-chimica dei fanghi di depurazione acque reflue potenzialmente contenenti PFAS. Inoltre è chiesto alla Regione Veneto di fornire i dati sulla qualità dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione. In particolare: informazioni dettagliate sulle caratteristiche chimico-fisiche dei fanghi di depurazione prodotti nella Regione, con particolare riferimento alla presenza di contaminanti come i PFAS.

Specifiche sui metodi analitici adottati per il monitoraggio dei fanghi, sia in uscita dagli impianti di depurazione che in ingresso per l’utilizzo in agricoltura, compostaggio e smaltimento in discarica.

Studi e analisi scientifiche disponibili sull’impatto dei fanghi di depurazione contenenti PFAS quando utilizzati in agricoltura o smaltiti in discarica.

Valutazione e riferimenti di analisi e studi condotti sull’impatto del dilavamento di aree industriali/produttive sulla qualità dei reflui urbani e quindi dei fanghi prodotti a valle del processo di depurazione.

Il Revamping di Cà del Bue precederebbe la realizzazione di un impianto di essiccamento fanghi organici, della capacità di 110.000 t/anno con susseguente loro combustione ai fini del recupero energetico. Il materiale organico da gestire proviene dai trattamenti depurativi di liquidi fognari e dal trattamento di digestione anaerobica della FORSU – Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani.

Agsm Aim ha prodotto uno studio specifico sulla gestione e la distruzione dei composti persistenti, come i PFAS, all’impianto di Ca del Bue, che fornisce risultati preliminari significativi.

Nel documento Agsm Aim “Report test sperimentali combustione fanghi”, viene evidenziato che l’analisi ha riguardato “due campioni di fanghi da impianti di depurazione acque reflue civili. In entrambi i casi, il materiale non era quello raccolto grezzo, ma è stato in parte essiccato ad uno specifico grado di umidità da parte del committente”.

I risultati rappresentano un elemento di valutazione importante, ma necessitano di una validazione scientifica indipendente da parte dell’Istituto Superiore di Sanità per garantire trasparenza e affidabilità delle conclusioni.