Regione Veneto: modificata la ‘Legge sul Giorno della Memoria’. «Evitare di ripetere gli errori del passato»

 
 

Modifiche alla Legge sul Giorno della Memoria: «conoscere non solo la Shoà, ma l’intera cultura ebraica, per sviluppare lo spirito critico dei nostri giovani ed evitare di ripetere gli errori del passato».


«Tutelare e tramandare la Memoria e la Conoscenza in senso lato, ampliando il contenuto della Giornata della Memoria all’intera cultura ebraica, all’insegna di un semplice principio: conoscere per capire». Sono queste le basi della modifica della Legge regionale 5 del 2020, “Iniziative per la conoscenza della Shoà e per il Giorno della Memoria”, approvate all’unanimità il 22 marzo dal Consiglio regionale del Veneto».

Il Consiglio regionale del Veneto, primo in Italia a istituzionalizzare anche su scala regionale la celebrazione della “Giornata della memoria”, amplia e rafforza la legge veneta dedicata alla conoscenza della Shoah.  Con voto unanime, lo scorso martedì,  l’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato le proposte di aggiornamento presentate Francesca Scatto (Lega-Lv) Presidente della Sesta commissione e relatore del provvedimento (Progetto di Legge n. 118).

Dopo due anni di sperimentazione e di iniziative educative che hanno coinvolto con successo scuole e istituzioni culturali, la Legge regionale 3 febbraio 2020, n 5 “Iniziative per la conoscenza della Shoà e per il giorno della memoria”, diventa uno strumento permanente non solo per promuovere la ‘consapevolezza della Shoah’ ma soprattutto per conoscere e valorizzare della cultura ebraica. Con le nuove modifiche introdotte la Regione del Veneto si impegna a promuovere “la conoscenza della realtà, della cultura e della tradizione ebraica, con attenzione particolare alla storia ed ai luoghi dell’ebraismo nel territorio regionale, come misura essenziale di contrasto dell’antisemitismo”.

Alle iniziative per la conoscenza della Shoahsi affianca l’impegno a supportare “la realizzazione di progetti, manifestazioni ed eventi diretti a consentire la conoscenza della realtà, della cultura e della tradizione ebraica, con attenzione particolare alla storia ed ai luoghi dell’ebraismo in Veneto, promossi, anche in collaborazione con la Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea, dalle Comunità ebraiche del Veneto, dalle università, da enti, associazioni o fondazioni culturali del Veneto o comunque operanti anche in Veneto, da storici e conoscitori qualificati”. Infine, le modifiche proposte rafforzano il ruolo di verifica del Consiglio regionale sullo stato di attuazione della legge e il relativo impiego dei fondi regionali stanziati (100 mila euro l’anno).

«Obiettivo della legge così rivista – ha spiegato la presidente Scatto – è sostenere nelle istituzioni e nelle scuole una memoria diffusa e consapevole, che non si limiti ai riti di un giorno, ma si traduca in progetti e iniziative di approfondimento storico e di coscienza civile. L’intento è dilatare lungo l’intero anno l’impegno culturale e didattico della Regione: la conoscenza e la comprensione sono il miglior antidoto per contrastare razzismo, discriminazioni e antisemitismo e per promuovere coscienza storica e responsabilità sociale. Conoscere e far conoscere la realtà della millenaria presenza ebraica, il suo ricco patrimonio di cultura e di tradizioni, ci aiuta a non banalizzare la tragedia della Shoah e a prevenire forme di negazionismo, riduzionismo o rimozione che purtroppo continuano ad accompagnarci. Perché la memoria – ha concluso Scatto – non deve essere pensiero del passato ma lievito attivo per il futuro».

A favore del provvedimento si sono espressi i capigruppo del Pd Giacomo Possamai e dell’intergruppo Lega-Liga veneta Alberto Villanova, promotore della legge istitutiva del 2020.

Anche il Presidente Luca Zaia è intervenuto di seguito al voto dell’assemblea dichiarando: «La conoscenza è la miglior forma di prevenzione contro il ripetersi delle tragedie che hanno segnato drammaticamente la storia. Per questo sono convinto che le iniziative educative che approfondiscano la Shoah siano fondamentali per una società basata sul rispetto, il rifiuto della violenza e la convivenza civile delle diversità culturali. Ma l’unicità drammatica dell’Olocausto si è accanita non solo di milioni di persone e sulle loro vite ma anche sul profondo contributo che la comunità israelitica ha dato alla crescita e allo sviluppo del nostro Veneto. Sono orgoglioso che il Consiglio regionale abbia riallacciato il filo della storia aggiornando la legge sulla Giornata della Memoria con programmi di conoscenza e valorizzazione della cultura ebraica».

Perché i giovani di oggi possano sviluppare una coscienza più profonda di ciò che è stato, è stata ampliata l’area di studio all’intera cultura ebraica. Conoscere questa cultura è lo strumento più utile per disarmare le armi del pregiudizio e dell’odio raziale e tale conoscenza non va limitata al solo 27 gennaio, Giorno della Memoria, ma va perseguita tutto l’anno.

Alberto Speciale

(Foto di copertina Campo di Concentramento di Montorio gennaio, 2022. Credit foto Associazione montorioveronese.it)

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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