Approvato il “Bando per l’erogazione di contributi in conto capitale alle PMI a prevalente partecipazione femminile ed alle professioniste. Anno 2023″
Con Deliberazione n. 115 del 6 febbraio 2023 (BUR n. 21 del 10 febbraio 2023) la Giunta regionale del Veneto ha approvato il bando per l’anno 2023 finalizzato all’erogazione di contributi in conto capitale alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile e alle professioniste
La legge regionale 20 gennaio 2000, n. 1 “Interventi per la promozione di nuove imprese e di innovazione dell’imprenditoria femminile“, prevede che possano essere concessi contributi in conto capitale, o altre forme di intervento individuate, alle imprese a prevalente o totale partecipazione femminile. La legge regionale 25 giugno 2021, n. 17 ha modificato la definizione di impresa femminile ed ha incluso tra i beneficiari anche le professioniste.
S’intendono a gestione prevalentemente femminile le piccole e medie imprese e le professioniste rientranti in una delle seguenti tipologie:
- imprese individuali il cui titolare è una donna residente nel Veneto da almeno due anni;
- società di persone o società cooperative in cui la maggioranza dei soci è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
- società di capitali in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è costituita da donne residenti nel Veneto da almeno due anni o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne residenti nel Veneto da almeno due anni;
- consorzi costituiti per almeno il 51 per cento da imprese femminili come definite alle lettere a), b) e c);
- professioniste iscritte agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali contenute nell’elenco di cui al comma 7 dell’articolo 2 della legge 14 gennaio 2013, n. 4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge, residenti da almeno due anni in Veneto.
Al 31 dicembre 2021 le PMI femminili attive in Veneto risultavano 88.672, pari al 20,6% del totale delle imprese regionali. I principali tre settori dell’imprenditoria femminile, il commercio, l’agricoltura e i servizi di alloggio e ristorazione registrano delle dinamiche diverse: le attività legate al commercio registrano una crescita pari allo 0,5%, mentre negli altri due settori si evidenzia una contenuta contrazione. Registrano anche una leggera crescita le attività di servizi alle famiglie e altri servizi alla persona (+0,4%) e i servizi socio-sanitari (+0,1%).
Per quanto riguarda invece le libere professioniste (Dati fonte “VII rapporto sulle libere professioni in Italia, Anno 2022”, a cura dell’Osservatorio delle libere professioni), a livello nazionale, nel 2021 si è registrata una crescita occupazionale rispetto all’anno precedente pari al 2,3%. La presenza femminile appare in crescita in tutti i settori della libera professione e risulta di particolare importanza nei settori della “Sanità” e dell’“Assistenza sociale”, con una componente di donne rispettivamente del 51,4% e dell’80,9%. Nelle professioni legali la parità di genere è ormai raggiunta con un’incidenza femminile pari al 50,8%. Nel Veneto circa un terzo dei professionisti è rappresentato da donne.
Per incentivare e consolidare l’imprenditoria femminile veneta la Giunta regionale ha approvato un bando di selezione dei beneficiari, con una dotazione finanziaria di euro 2.300.000,00, le cui specifiche sono indicate in dettaglio nell’Allegato A della Deliberazione n.115/2023.
In particolare, l’Allegato A riporta in modo specifico ed approfondito i requisiti da possedere per poter presentare domanda, la localizzazione degli interventi, le tempistiche per la presentazione delle domande, le modalità di presentazione delle stesse, la documentazione da allegare alla domanda, i criteri per la valutazione delle domande, nonché ogni altro elemento informativo utile e necessario per la presentazione delle istanze da parte dei soggetti interessati alla misura, per la loro valutazione e per la realizzazione ed il finanziamento degli interventi previsti.
La graduatoria verrà approvata con decreto del Direttore della Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese, il quale provvederà anche all’assunzione dell’obbligazione di spesa, per un importo massimo di euro 2.300.000,00, entro l’esercizio 2023.
Formano parte integrante del provvedimento anche gli Allegati B, C, D, E, F, G, H, I e L concernenti la documentazione necessaria per la presentazione delle domande.
La domanda di sostegno deve essere compilata e presentata – a partire dalle ore 10.00 di giovedì 16 febbraio 2023, fino alle ore 12.00 di mercoledì 8 marzo 2023 – esclusivamente per via telematica (art. 10, Allegato A), attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto. Per poter compilare la domanda è necessario ottenere le credenziali tramite l’applicativo GUSI, attivo al seguente link: https://siu.regione.veneto.it/GUSI/.
Sono ammissibili i progetti di supporto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e i progetti di rinnovo e ampliamento dell’attività esistente.
Il progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso ed operativo entro il termine perentorio del 18 dicembre 2023 mentre entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 21 dicembre 2023 deve essere presentata la rendicontazione finale degli interventi agevolati, pena la decadenza dal contributo.
Sono ammissibili le spese relative a beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
Per le PMI (escluse le professioniste operanti in forma societaria come già individuate nei specifici punti dell’Allegato A):
- amacchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature;
- arredi nuovi di fabbrica (limite massimo di euro 15.000,00 (quindicimila/00);
- negozi mobili;
- autocarri furgonati a esclusivo uso aziendale (spesa forfettaria di euro 10.000,00
(diecimila/00); - opere murarie e di impiantistica (limite massimo di euro 10.000,00 (diecimila/00);
- spese per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (nei limiti di spesa previsti);
- software e realizzazione di sistemi e-commerce (limite massimo di euro 10.000,00
(diecimila/00); - spese generali (spesa forfettaria di euro 3.500,00 (tremilacinquecento/00);
- spese per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza
(limite massimo di euro 16.000, 00 (sedicimila/00);
Per le professioniste, operanti in forma singola, associata o societaria:
a) macchinari, impianti produttivi, hardware, attrezzature;
b) arredi nuovi di fabbrica (limite massimo di euro 5.000,00 (cinquemila/00);
e) opere murarie e di impiantistica (limite massimo di euro 3.000,00 (tremila/00);
g) software e realizzazione di sistemi e-commerce (limite massimo di euro 4.000,00
(quattromila/00);
h) spese generali (spesa forfettaria di euro 2.000,00 (duemila/00).
L’agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile per la realizzazione dell’intervento. Non sono ammesse le domande di partecipazione in cui l’investimento previsto comporti spese ammissibili per un importo inferiore a euro 20.000,00 (ventimila/00) per le PMI e a euro 12.000,00 (dodicimila/00) per le professioniste, operanti in forma singola, associata o societaria.
Alberto Speciale
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(Allegati)
Dgr_115_23_AllegatoA_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoB_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoC_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoD_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoE_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoF_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoG_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoH_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoI_495847.pdf
Dgr_115_23_AllegatoL_495847.pdf