Con l’avvio della XI legislatura la Giunta regionale, con la Deliberazione n. 1469 del 03 novembre 2020, da ufficialmente avvio dell’iter preordinato alla nomina di Direttore generale alla sanità e al sociale.
Come noto, e comunque ampiamente evidenziato in occasione della gestione della pandemia sanitaria da Covid-19, lo Stato ha il compito di determinare i livelli di assistenza che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e di vigilare sulla loro effettiva erogazione., Alle Regioni invece competono tutti gli aspetti operativi, in quanto programmano e gestiscono in piena autonomia la sanità nell’ambito territoriale di loro competenza, avvalendosi delle aziende sanitarie locali (Asl) e delle aziende ospedaliere.
L’incarico di Direttore generale alla sanità e al sociale viene conferito dalla Giunta regionale, su proposta del Presidente, su base fiduciaria, ferma restando la imprescindibile documentata esperienza professionale. Il predetto incarico è “risolto di diritto non oltre i sei mesi successivi alla fine della legislatura”, anche qualora anticipata rispetto alla naturale scadenza.
L’incarico di Direttore generale alla sanità e al sociale era stato ricoperto dal dr. Domenico Mantoan, fino al 29 ottobre 2020, data in cui le dimissioni presentate dal dirigente hanno determinato la cessazione del rapporto di lavoro con l’Amministrazione della Regione Veneto. E’ l’epilogo di un sodalizio decennale, una svolta epocale. Domenico Mantoan lascia la scrivania di direttore generale della sanità veneta, che aveva ottenuto il 25 agosto 2010, dalla quale aveva governato la sanità veneta (oltre 9 miliardi di euro il budget di spesa) al pari, se non più, dell’ex assessore Luca Coletto e dell’uscita ed appena rientrata Manuela Lanzarin.
ll manager di Brendola è stato da poco nominato direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), di cui era commissario da due mesi.
In conseguenza del vuoto lasciato dall’ex direttore regionale la Giunta regionale ha approvato un avviso esplorativo per manifestazioni di interesse a ricoprire il ruolo di Direttore generale alla sanità e al sociale (Allegato A) al fine di raccogliere anche candidature di esperti e professionisti estranei all’Amministrazione regionale in possesso di documentata esperienza professionale, con eventuale assunzione dall’esterno, al fine di allargare la rosa dei possibili candidati oltre ai dirigenti già dipendenti interni.
L’incarico di Direttore Generale alla Sanità e al Sociale prevede – con assunzione di responsabilità diretta di risultato – la realizzazione degli obiettivi socio sanitari di programmazione, indirizzo e controllo, individuati dagli organi regionali, nonché il
coordinamento delle strutture e dei soggetti che a vario titolo afferiscono al settore socio-sanitario, con riferimento all’ordinamento nazionale e regionale.
La delibera di Giunta, mette le mani avanti, precisando che l’avviso non riveste carattere vincolante e avrà scadenza decorsi trenta giorni dalla data di pubblicazione. La procedura di cui all’avviso non dà luogo a graduatorie, attribuzione di punteggi o altre classificazioni di merito e non è in alcun modo vincolante per l’Amministrazione. Resta infine impregiudicata la facoltà di individuare l’incaricato anche tra coloro che non presentino domanda alla luce dell’avviso di cui trattasi, fermo restando il possesso dei requisiti richiesti e la documentata esperienza professionale.
Piccola nota, tra i requisiti indicati nell’avviso per il futuro direttore generale, che abbiamo capito essere un atto dovuto assolutamente non vincolante, è indicato: “il possesso del diploma di laurea (vecchio ordinamento) o laurea specialistica o Magistrale (nuovo ordinamento). Essere dipendenti regionali o degli enti regionali, in possesso della qualifica dirigenziale. Per gli esterni invece – esperti o professionisti – non dipendenti regionali o degli enti regionali, avere adeguata consolidata esperienza formativa e professionale in relazione al ruolo da ricoprire.”
Alberto Speciale