Referendum: la vittoria dei Veneti. Le reazioni di Salemi e Fantinati

 
 

La consigliera regionale del PD Orietta Salemi interviene in merito alla vittoria del sì al referendum sull’autonomia del Veneto: 

“Il Veneto ha dimostrato di essere pronto per l’autonomia. Ora servono concretezza e chiarezza. Adesso parte la sfida vera. E qui che si dimostra il vero intendimento di Zaia: se vuole un’autonomia utile dia subito il via alla trattativa e apra il confronto in Consiglio per la proposta delle competenze da trasferire. Il risultato vede coinvolte anche le forze del PD venete che ci hanno creduto e che, coerenti col dettato costituzionale, saranno a fianco del presidente se lascerà da parte la propaganda e si siederà al tavolo col Governo per una collaborazione efficace e rispettosa. Al momento l’esito delle urne ci dice che non è stato il plebiscito atteso. Ciò non significa che i cittadini non vogliano l’autonomia, ma che i cittadini del Veneto sono stati trattenuti dal sospetto che dietro a questo referendum ci fosse anche anche molta propaganda, specie della Lega Nord che, pretestuosamente, non ha esitato a etichettare opuscoli e manifesti. Non si può vincere una sfida così importante a suon di ideologia”.

Sulla vittoria del SÌ interviene anche il deputato pentastellato Mattia Fantinati:

“Siamo di fronte ad una svolta epocale, in cui i veneti stanno lanciando un messaggio al governo e allo stato italiano. Dopo decenni di vessazioni, di tasse ai cittadini ed alle piccole e medie imprese, ecco che ora, democraticamente attraverso le urne, stanno alzando la voce. 

Il risultato è un grido, un campanello di allarme per tutti i partiti tradizionali, che nulla hanno fatto per ovviare l’embargo russo che ormai devasta la nostra economia locale da anni e che comporta perdite di milioni di euro per il comparto agricolo – alimentare della nostra regione. Un malcontento ed un pensiero diffuso che ha cavalcato immediatamente il centro destra ed in particolar modo la Lega, perché sta pensando già alla campagna elettorale delle politiche del 2018″.

 
 

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