Il casotto del Comune
Sembra di rivedere un film d’epoca anni ’70 con il compianto Gigi Proietti, un giovanissimo Michele Placido ed una acerba Jodie Foster.
Fosse il film ci sarebbe da divertirsi, ma un film non è.
E non c’è nemmeno da divertirsi.
Siamo alla vigilia di un “rimpastone” tra “careghe” di giunta e partecipate, ma non si placherà la fame di alcuni e la necessità di sopravvivenza di altri. Forza Italia non si capisce quale sia, carne, pesce, gatta morta? In ogni caso un encomio solenne al Dott. Bianchini che ha coerentemente portato l’acqua al mulino della maggioranza, sebbene il nouvell garcon Bozzatosi abbia cercato di forzare la mano al sindaco di Bosco ChiesaNuova Dott. Melotti. LaLeso Lasegueleonda (hashtag).
Ora il Bianchini sarà premiato finalmente con l’assessorato allo sport, o nuovamente dovrà portare a casa un nulla, dopo la prima divisione cencellica?
Ai posteri, e a Verona Domani, l’ardua sentenza. Auguri perché la competenza c’è, è necessaria ‘na botta de culo…
AGSM è l’appetito di tutti ed il piatto più gustoso in circolo, poi la sicurezza e le partecipate, ci sono AGEC e le consorelle di secondo livello.
Un paio di grane si stagliano all’orizzonte: Fiera e Inceneritore. Nell’ultimo consiglio la minoranza (Bertucco centrica con il satellite Ferrari) ha affondato dei colpi che il sindaco ha stentato a parare. Vedasi la registrazione online.
A proposito del Bertucco, quale interesse coltiva il medesimo con l’assessore all’ambiente per serrare le fila nella manovra di impedimento di sviluppo ecocompatibile di un privato, leggasi ex cava Speziala?
Cosa lo spinge a frapporsi tra un bosco di 24 ettari rimesso a nuovo e una buca con rovi e rampicanti, negando alla collettività un’area unica in Verona?
Forse, e sottolineo forse, accordi pre ballottaggio?
Mah.
Nel frattempo l’unico movimento verde è la riconversione degli spazi antistanti alla Fiera.
Fiera che perderebbe circa 2 milioni se non fosse per l’aumento di capitale sottoscritto dalle
banche, e che ne perderà degli altri (e forse di più) per l’influenza del secolo, al secolo
Covid19.
Come detto non c’è da ridere, è un gran casino.
Mettere insieme la verdura di colori e gusti differenti e vedere l’effetto che fa…
La puntata uno si chiude qui.
Gerardo Grote