Leo Ramponi è stato confermato alla presidenza dell’Associazione Ristoratori aderente a Confcommercio Verona nel corso dell’affollata assemblea elettiva di categoria che si è svolta mercoledì 20 marzo nella sede di via Sommacampagna 63/h.
Ramponi, titolare della Trattoria al Bersagliere di Verona, è al secondo mandato. Vicepresidenti sono Nadia Pasquali del ristorante Alla Borsa di Valeggio, confermata, e le new entry Gabriele Ferron dei ristoranti Alla Torre e Pila Vecia di Isola della Scala, Simone Vesentini del Caffè Monte Baldo di Verona, Federico Chignola della Casa degli Spiriti di Costermano, Mirco Toblini del ristorante Le Dase di Malcesine, Giacomo Zambelli del Quinto Miglio di Quinto di Valpantena; in Consiglio anche Alessandro Pavan del ristorante-pizzeria L’Olmo di Arcole, Antonio Leone del Tarantella Food di Verona, Mario Zara del Bacco d’Oro di Mezzane, Daniela Tregnago dell’omonimo ristorante di Monteforte d’Alpone, Giorgio Boschi dell’Osteria Ljetzan di Piazza, Giancarlo Bertolotto della trattoria El Pirlar di Villafranca e Davide Veneri dell’Osteria Verona Antica, quest’ultimo delegato alle attività promozionali della ristorazione veronese.
Nel corso dell’assemblea, alle quale ha preso parte il direttore generale di Confcommercio Verona Nicola Dal Dosso, Ramponi ha evidenziato il sempre più importante ruolo della ristorazione quale veicolo di promozione del territorio, delle tipicità, ma anche delle suggestioni e delle esperienze, in una logica di sinergia tra tutti gli attori del comparto turistico.
L’Associazione Ristoratori vuole esprimere una rappresentanza ancora più innovativa rispetto al passato attraverso una squadra che abbraccia tutte le espressioni territoriali, dalla città all’alto e basso lago, dalle colline moreniche al monte baldo, fino alla pianura veronese.
Verrà consolidato il ruolo istituzionale in un mondo, quello dei Pubblici esercizi, che è importante quanto eterogeneo, oggetto di un nuovo contratto collettivo dedicato alla categoria, indipendente e svincolato rispetto ai precedenti. Numerosi i temi sul tappeto, ha sottolineato Dal Dosso, dalla burocrazia all’imposizione fiscale alle molteplici norme, a volte vessatorie, che sottraggono tempo e risorse alle imprese.