Raggiro…ad alta tensione; da Bussolengo finiscono al fresco in 4

 
 

I Carabinieri della Stazione di Bussolengo hanno proceduto all’arresto di quattro persone in due distinte operazioni.

Il primo è stato operato nei confronti di T.M., una donna pregiudicata di 56 anni, associata presso il Carcere di Verona – Montorio, in esecuzione di un provvedimento del Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Verona.
La donna risiedeva a Verona dove beneficiava della misura alternativa dell’affidamento in Prova ai Servizi Sociali, in quanto doveva espiare un cumulo di pene, per un totale di 7 anni e 8 mesi di reclusione, relative a condanne inflittele per la commissione di reati contro il patrimonio, tra i quali numerose truffe. T.M., nonostante la misura cui era sottoposta, recentemente si rendeva responsabile di un ennesimo raggiro, questa volta ai danni di un’altra donna alla quale aveva proposto la vendita di un telefono mai consegnato, sebbene avesse incassato il pagamento dello stesso.
Le indagini condotte dai Carabinieri di Bussolengo, che avevano ricevuto la querela della vittima, consentivano di identificare l’autrice della truffa ed un suo complice.
La circostanza, oltre alla rilevanza penale portata al vaglio della Procura della Repubblica di Verona per i seguiti di Legge, costituiva anche una grave violazione alla prescrizioni della misura alternativa di cui beneficiava la donna e che il Magistrato di Sorveglianza provvedeva a sospendere, disponendone il rientro in carcere.

I Carabinieri di Bussolengo hanno, inoltre, tratto in arresto per furto di energia elettrica una donna di anni 44, F.G., e due uomini, C.R. ed F.E., rispettivamente di anni 51 e 77, tutti residenti a Verona ma di fatto domiciliati a Bussolengo.
I militari dell’Arma, nella mattinata di ieri, avuta notizia di una possibile alterazione dell’impianto di fornitura elettrica presso l’abitazione di F.G., vi eseguivano un sopralluogo, unitamente a personale dell’Enel. Raggiunto il luogo, i tecnici constatavano che l’impianto, predisposto per una fornitura di energia elettrica nel limite di 1,5 KW, era stato manomesso e sovra-potenziato sino a 20 KW che avrebbe dei costi nettamente maggiori, ma non solo: lo stesso impianto, oltre a fornire energia elettrica all’abitazione di F.G., la quale aveva sottoscritto il relativo contratto, forniva energia elettrica anche ad altre due vicine abitazioni di proprietà di C.R. ed F.E., mediante un collegamento artigianale di cavi nascosto sotto terra.
I Carabinieri di Bussolengo, avuta la presenza dei tre proprietari, tutti tra di loro imparentati, procedevano al loro arresto in flagranza per furto di energia elettrica. Questi ultimi, dopo le formalità di rito, venivano accompagnati presso le loro rispettive abitazioni poiché sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati con rito direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona.
Il processo si celebrava nella mattinata odierna e si concludeva, con la liberazione dei tre arrestati ed il rinvio dell’udienza ad altra data in accoglimento della richiesta dei “termini a difesa” avanzata dal loro legale.

 
 

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