Questo PAT va in continuità con le proposte delle Amministrazioni precedenti

 
 

“Apprendiamo dalla stampa locale che il 30 dicembre si è tenuta una seduta della Giunta del Comune di Verona con all’ordine del giorno l’adozione del documento preliminare del PAT che al suo interno contiene l’ipotesi di realizzazione di tre grandi opere viabilistiche (Medianina, Variante alla 434 e Traforo delle Torricelle)”.

Questo l’incipit di Coordinamento Verona Città Bosco che attraverso una nota evidenzia forti perplessità e preoccupazioni.

“malgrado una retorica inneggiante a un cambiamento della mobilità a favore del trasporto pubblico e ad uno sviluppo della ciclabilità e alla rigenerazione dell’edificato “male utilizzato”, si tratta, in realtà, di interventi che vanno in continuità con quanto proposto dalle Amministrazioni precedenti, in particolare per quanto riguarda l’aumento del consumo di suolo, e in contrasto con la dichiarata discontinuità urbanistica che questa Amministrazione ha inserito nel proprio programma elettorale e nelle linee di mandato amministrativo;

senza indicare quale studio sul traffico sia stato eseguito, propone opere sorpassate, che privilegiano il traffico privato su gomma, in controtendenza con i dichiarati scenari di ripartimento modale citati nel PUMS;

le opere segnalate non risultano essere state evidenziate tra le priorità negli incontri di “cittadinanza attiva” in previsione del nuovo PAT;

non c’è nessuna indicazione della sostenibilità finanziaria, alla luce dell’indirizzo governativo che riduce le risorse trasferite ai Comuni, soprattutto riguardo all’ipotesi di traforo delle Torricelle, per il quale abbiamo le stesse perplessità che hanno affossato la versione tosiana, che alcuni politici regionali stanno cercando di resuscitare”.