“Siamo venuti a conoscenza – afferma il comunicato stampa congiunto delle firme sindacali FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – SLM FAST – “che qualche giorno fa, nella redazione del quotidiano L’Arena, è stata organizzata una tavola rotonda sul Trasporto Pubblico Locale veronese, un servizio pubblico che ha una rilevanza importantissima nella vita quotidiana dei cittadini, che condiziona molte altre infrastrutture e più in generale lo sviluppo della nostra città.
Che un quotidiano locale – proseguono – discuta e faccia discutere del TPL è certamente un bene, ma sarebbe opportuno, almeno a nostro parere, che a questi appuntamenti partecipassero personaggi con competenze e conoscenze molto ampie perché questo servizio ha ricadute anche in altri abiti.
Quando si parla di Trasporto Pubblico, infatti, si intrecciano i problemi legati all’inquinamento atmosferico e acustico, che causano molte patologie ai cittadini; si parla di nodi di interscambio, che possono avere impatti molto pesanti in alcuni quartieri; si parla di ingenti investimenti che ricadono sulla testa dei cittadini, il progetto FILOBUS prevede un pesante indebitamento per le casse di palazzo Barbieri (quindi per i cittadini); si parla di traforo, che avrebbe un impatto ambientale non indifferente.
Per queste ragioni abbiamo sempre auspicato che queste tematiche venissero trattate e discusse anche dalle segreterie sindacali confederali perché è evidente che le visioni confederali sono molto più ampie e complete di quelle categoriali (alle quali competono questioni prettamente settoriali).
IL FUTURO
“Alla luce di ciò – conclude il comunicato – siamo rimasti molto sorpresi che per una iniziativa di questa importanza il quotidiano più letto a Verona abbia completamente ignorato le nostre confederazioni, che rappresentano più di 150.000 (centocinquantamila) utenti/cittadini/lavoratori, e abbia deciso invece di invitare soltanto una sigla sindacale autonoma di categoria che ne rappresenta solo qualche centinaio. Certamente ogni quotidiano ha il diritto di invitare chi vuole alle proprie iniziative, ma è altrettanto innegabile che le tematiche del Trasporto Pubblico Locale non possono essere esclusiva di pochi intimi“.