Stimolare la riflessione interdisciplinare sul tema della procreazione assistita e della maternità surrogata. Questo l’intento del ciclo di seminari Omega, Orizzonti, modelli e genitorialità assistite, quattro incontri tra febbraio e maggio che si svolgeranno nell’ateneo veronese a cura diAlessandra Cordiano, docente di Diritto privato del dipartimento di Scienze giuridiche, e Debora Viviani, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi del dipartimento di Scienze umane.
Omega si pone anche l’obiettivo di sviluppare un dibattito su pratiche riproduttive poco diffuse o in fase sperimentale, come il ricorso alle terapie e alle correzioni genetiche, al gene freezing, alla clonazione riproduttiva, all’ectogenesi, alle manipolazioni eugenetiche su embrioni, nonché alle riduzioni embrionarie.
“La scissione tra una genitorialità genetica e una ‘sociale’, che si determina con il ricorso a tecniche di procreazione assistita, pone una serie di problemi lasciati irrisolti dalla legge 40/2004”, spiega Cordiano. “Tra questi il discusso rapporto tra genitorialità e verità biologica, che vede una certa ambiguità della disciplina codicistica e orientamenti giurisprudenziali spesso contrapposti, nel sempre arduo tentativo di trovare il giusto equilibrio tra l’interesse alla verità genetica e il favor minoris, ovvero la tutela dei minori”.
“Allo stesso tempo”, prosegue Viviani, “l’evolversi delle tecniche procreative e il continuo mutamento sociale attribuiscono nuovi significati ai concetti di ‘discendenza’, ‘filiazione’ e ‘stato di figlio’, fondati ora su una genitorialità che identifica una relazione non necessariamente genetica. Si evidenzia, infatti, uno iato profondo fra le ambizioni della scienza, i modelli culturali consolidati, le presunte regole poste dalla natura e quelle imposte dal diritto, in una costante tensione fra libertà, autodeterminazione e paradigmi familiari attestati nella società”.
Il ciclo di seminari Omega nasce per comprendere come sia le scoperte scientifiche e il procedere della tecnica, quanto la riflessione e le soluzioni giuridiche, si muovano in parallelo rispetto all’immaginario sociale, alle aspettative, le credenze e la conoscenza comune diffusa nel contesto attuale.
Il programma.
I quattro incontri si svolgeranno tutti nell’aula T2 del Polo Zanotto, alle 16.30, l’ultimo giovedì del mese, da febbraio a maggio e prevedono la partecipazione di studiose di diritto, sociologia e filosofia. Nel primo incontro, in programma il 23 febbraio, si discuterà di “Il diritto al limite: il caso dello scambio di embrioni”. “Procreazione medicalmente assistite e anonimato del donatore” sarà il tema del secondo incontro, in programma il 23 marzo. Giovedì 20 aprilesi parlerà di “Gestazione per altri e prospettive di riforma”. Il ciclo si concluderà giovedì 25 maggio con un incontro sul tema delle “Procreazioni post-matrimoniali”.