È stato firmato dal sindaco Federico Sboarina e dal Direttore Generale di ADM Marcello Minenna il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Verona e l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) per la lotta alla contraffazione e alle frodi a tutela del consumatore e delle imprese.
L’accordo si pone lo scopo di favorire l’attività sinergica e consolidare l’azione collaborativa tra le due Amministrazioni, al fine di contrastare la diffusione sul mercato di merci contraffatte a discapito dei prodotti originali, prevenendo gli effetti nocivi sul consumatore finale.
Il commercio, infatti, di prodotti con segni falsi, contraffatti e con false indicazioni geografiche o denominazioni d’origine costituisce un grave rischio per la salute e la sicurezza dei cittadini e un ingente danno alle imprese e all’economia legale, in un territorio come quello scaligero che ospita importanti attività produttive nel campo della moda e alimentare.
Il Protocollo d’Intesa siglato si configura come un nuovo efficace strumento per contrastare un fenomeno sempre più in crescita: solo nel 2021 sono stati effettuati dalla Direzione Territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia di ADM più di 400 sequestri per contraffazione, per un valore di oltre 1.800.000 euro.
A questi vanno aggiunti i sequestri (più di 100) di prodotti non sicuri o con falso Made in Italy.
Il Comune di Verona (attraverso l’azione del Corpo di Polizia Municipale) e ADM coopereranno congiuntamente per la prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti, favorendo lo scambio di informazioni e contrastando le forme di criminalità organizzata, assicurando un mercato più trasparente fondato anche sui principi della sicurezza dei prodotti.
Nell’ottica di aumentare la consapevolezza del consumatore finale saranno, inoltre, realizzate attività formative e informative, attraverso l’organizzazione di convegni, conferenze e seminari, nonché iniziative di carattere didattico rivolte agli studenti delle scuole del Comune di Verona.
“ADM è impegnata quotidianamente nel controllo delle merci – evidenzia il Direttore Generale, Marcello Minenna – per scongiurare ogni possibile tentativo di frode a danno della comunità. L’economia della contraffazione divora l’economia reale che va dalle imprese sane al consumatore finale; in un momento di rilancio del sistema Paese il contrasto alla contraffazione è una delle maggiori priorità della nostra Agenzia anche attraverso le analisi in house svolte dai nostri laboratori chimici che attribuiscono alle merci prodotte nei nostri territori una prova di autenticità.
Il Protocollo d’intesa sottoscritto oggi con il Comune di Verona – prosegue Minenna – costituisce l’esempio di una sinergia virtuosa in cui le Istituzioni pubbliche si pongono con decisione a tutela e a garanzia della società civile”.
“Legalità e trasparenza hanno caratterizzato il mio operato di amministratore sin dal primo giorno – afferma il sindaco Federico Sboarina -.
Credo fermamente che non ci altra strada da seguire, questa è la via maestra e da quando sono sindaco sono sempre stati in prima fila per contrastare ogni forma di illegalità. Ne sono prova le numerose collaborazioni avviate tra Comune, istituzioni ed enti del territorio, ma anche l’importante attività di sensibilizzazione nelle scuole, perché l’educazione alla legalità è fondamentale. Il protocollo di oggi segue quello siglato pochi giorni fa con la Guardia di Finanza e testimonia non solo la volontà del nostro territorio di resistere e reagire con forza ad ogni tentativo di illegalità, ma anche che Verona è capace di fare squadra e di lavorare insieme sulle questioni di primaria importanza. Nello specifico, l’accordo tra Comune e Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli si pone a garanzia e tutela della leale concorrenza. Mai come in questo momento, il mondo economico e i settori ad esso legati hanno necessità di operare in un mercato caratterizzato da una competizione corretta, libero dallo spettro di fenomeni illeciti che danneggiano tutta la filiera”.
Quale segno tangibile dell’impegno assunto dalle parti è stata inaugurata alla presenza delle autorità cittadine la “Casa del Falso” allestita in Piazza Bra, dove fino al 14 aprile saranno esposti esempi di beni, tra i quali spicca una Ferrari Dino 196 S 1958, sequestrati dall’Agenzia poiché contraffatti o in violazione alla normativa sul Made in Italy.