“I punti salienti della nostra mozione prevedono di rivedere radicalmente i contenuti e le condizioni del progetto, ormai obsoleti – ha commentato Bonato – e chiediamo, pertanto, all’amministrazione comunale di effettuare un nuovo studio di fattibilità più aggiornato, valutando con attenzione la possibilità di procedere con l’affidamento in house del servizio di rifiuti. Bene quindi l’idea di un tavolo permanente tra tutte le forze politiche della maggioranza a sostegno e a tutela di una realtà fondamentale e strategica per la nostra città quale è Amia.
“Non ci faremo imporre diktat, né ci faremo dettare l’agenda dei lavori da esponenti della precedente amministrazione, in particolare dall’ex assessore alle aziende Partecipate. Avevano avuto tutto il tempo per realizzare il loro progetto – continua Bonato – dato che la prima stesura del piano risale al 2013, quella definitiva al 2015, mentre il bando di gara è del 2016″.
“La nostra è una battaglia per il bene della città e per la salvaguardia di un patrimonio in termini di efficienza ed operatività di tutti i veronesi. Per questo, tutti i partiti hanno deciso di sposarla e condividerla trasversalmente, firmando con convinzione la mozione: i consiglieri comunali Padovani e Benini (PD), Bertucco (Sinistra in Comune), Gennari (M5S). Questa battaglia è riuscita a compattare tutti i sindacati dell’azienda, da destra a sinistra, ed è la prima volta che questo accade. Oltre mille lavoratori e le rispettive famiglie stanno seguendo con estrema attenzione la delicata vicenda e lunedì le Rsu hanno chiesto un incontro con tutti i capigruppo”.
“Il project financing presentato dalla precedente amministrazione non sembra possedere quei requisiti di garanzie, tutele e certezze né per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, né per le sorti di circa un migliaio di dipendenti – ha detto Massimo Paci – Un settore di tale importanza per l’ambiente, la vivibilità ed il decoro urbano di Verona non può essere lasciato ad incognite e percorsi amministrativi poco chiari che potrebbero metterne a rischio efficienza e i posti di lavoro”.
“La mozione impegna l’attuale amministrazione alla nomina di un’apposita commissione composta da esperti dedicata alla questione” ha sottolineato il consigliere Simeoni (Lega).