Una bolla di sapone, un tormentone che si è sgonfiato fino ad afflosciarsi definitivamente lo scorso 31 maggio, data in cui il Tribunale ordinario di Verona ha dichiarato il fallimento di Nuova Arena di Verona Srl, la società che aveva proposto di realizzare il nuovo Stadio di Verona.
Progettualità presentata sulla base di cifre importanti – 100 milioni di euro – con l’impegno di Cesar Octavio Esparza e Thomas Berthold “che ottennero dalla maggioranza dell’allora Sindaco Federico Sboarina la dichiarazione di pubblico interesse sulla loro proposta di project financing” – spiegano Michele Bertucco e Jessica Cugini esponenti di In Comune per Verona nonché rispettivamente Assessore e Consigliere Comunale dell’attuale maggioranza del Sindaco Damiano Tommasi.
“L’impegno – proseguono – , preso ancora nel luglio 2019, era che il capitale sociale sarebbe dovuto crescere subito fino a 2,7 milioni di euro, e successivamente fino ad almeno 30 milioni di euro”.
Poi però non è accaduto nulla, la società proponente è morta così come è nata, con un capitale sociale di appena 10 mila euro. “Tanto è bastato per tenere in scacco un’intera città per quattro anni, tra annunci e promesse che ora si infrangono su un epilogo annunciato.
Più volte, come In Comune per Verona, abbiamo segnalato l’inconsistenza del piano economico finanziario (Pef) che la passata amministrazione custodiva tanto gelosamente da permetterne la visione ai consiglieri di minoranza soltanto in ambiente controllato manco fosse una preziosissima pergamena antica.
La totale mancanza di presupposti era stata del resto certificata anche dagli uffici comunali che avevano anteposto al via libera richiesto dalla passata giunta comunale una sfilza di prescrizioni”.
Fin dal giugno 2020 l’allora consigliere Michele Bertucco aveva depositato la proposta di delibera per la revoca della dichiarazione di pubblico interesse, sottolineando, documentazione alla mano, che le proposte dell’imprenditore messicano faticavano a concretizzarsi anche nel resto del mondo. Ma la maggioranza del tempo aveva preferito continuare a far finta di nulla. Fino all’epilogo odierno.