Progetto Invite: 14 borse di dottorato per giovani di talento

 
 

Al Polo santa Marta il benvenuto ai ricercatori internazionali vincitori del bando

Oltre 950 sono state le candidature di partecipazione al bando del progetto Invite, indetto dall’ateneo a inizio anno con l’obiettivo di attrarre giovani ricercatori di talento da tutto il mondo, aperti alle sfide dell’internazionalizzazione, e che ha messo a disposizione 14 borse di dottorato. Venerdì 16 novembre il polo Santa Marta ha ospitato i dottorandi selezionati durante la conferenza “The innovative doctoral programmes: features and news” e ha presentato loro gli obiettivi dell’iniziativa, sostenuta dalla Commissione europea e dalla Regione Veneto. 

Il progetto ha l’obiettivo di promuovere l’eccellenza nella formazione dei ricercatori e punta a formarli in un ampio ventaglio di discipline, fornendo loro la capacità di stabilire collaborazioni professionali con istituzioni accademiche e con il settore privato a livello italiano ed europeo. I laureati selezionati per il programma saranno impegnati fino al 30 settembre 2021.

“Spero che questo periodo di studio e collaborazione con l’ateneo possa essere utile e fruttuoso e che i dottorandi possano seguire con piacere non solo le loro ricerche ma anche godere dell’atmosfera e delle opportunità offerte dalla città di Verona”.

Questo l’augurio che il rettore Nicola Sartor rivolge ai ricercatori in apertura della conferenza, a cui sono seguiti gli interventi di Santo Romano, direttore dell’Area capitale umano, cultura e programmazione comunitaria della Regione Veneto, Francesca Toffali, assessore alle Attività economiche e produttive del Comune di Verona e Bruno Giordano, vice presidente di Confindustria Verona con delega alla Aggregazioni di filiera e start up per la crescita. Presenti anche Vanda Lanzafame, direttrice dell’ufficio Esami di Stato, formazione continua e dottorati di ricerca del Miur, che ha presentato la nuova disciplina dei dottorati innovativi, e Klaus Haupt, direttore dell’unità “Marie Skłodowska-Curie COFUND, Researchers’ Night and Individual Fellowships: Global” della Commissione Europea. 

Mario Pezzotti, delegato alla Ricerca dell’ateneo e coordinatore del progetto, ha spiegato le ragioni che hanno motivato l’ideazione del progetto Invite, sostenendo che: “la necessità di avere studenti internazionali è rigorosamente importante per fare in modo che l’università sia conosciuta nel mondo e i migliori ambasciatori a tal fine sono gli studenti di dottorato, perché hanno già alle spalle un’esperienza di ricerca. Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto così tante richieste di partecipazione a Invite, credo possa essere un esempio di miglioramento dell’internazionalizzazione e della ricerca per noi, per gli studenti e anche per le altre università”.

“Abbiamo il piacere di ospitare un élite di persone che possono accedere a un alto livello di formazione – sono le parole di benvenuto di Francesca Toffali ai ricercatori – Questa opportunità è importante non solo per i dottorandi ma anche per la Regione Veneto, perché approfondisce e consolida i rapporti con culture e Paesi diversi, favorendo la multiculturalità e la multidisciplinarietà”.

 
 

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