Arriva in libreria “Professione food writer” di Mariagrazia Villa, giornalista parmigiana esperta di comunicazione e insegnante allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia), autrice – dopo altri 38 libri – di un manuale per imparare a scrivere del settore agroalimentare e vitivinicolo e a gestire i testi nel web nel migliore dei modi, dai siti aziendali ai blog personali, dai social media alle pubbliche relazioni; verrà presentato a Verona venerdì 22 febbraio, ore 18.30, alla Feltrinelli, in via Quattro Spade, 2.
Non basta saper scrivere: per essere un buon food writer e critico enogastronomico bisogna saper raccontare in maniera accurata, creativa, coinvolgente, con competenza e sempre più consapevolezza, senza dimenticare l’etica. E la “rete” può essere un’ottima alleata, come suggerisce la scrittrice, che vuole donare al lettore le conoscenze e gli strumenti imparati negli anni sul campo: “In questo ricettario di scrittura dispongo sul tavolo, proprio come avviene prima della preparazione di un piatto, tutti gli ingredienti che ti servono per la professione del food writer”.
Quattro capitoli principali per imparare a raccontare il settore agroalimentare e vitivinicolo in ambito editoriale, giornalistico, aziendale e turistico, ognuno illustrato da alcuni studenti del corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale allo IUSVE; sono preceduti da un capitolo iniziale dedicato alla professione, seguiti da uno riservato all’etica e arricchiti da una quarantina di divertenti esercizi pratici di scrittura, in parte creativi, in parte più logici e razionali, per mettere in pratica ciò che si è imparato, cercando di trovare la propria voce. Il tutto esposto con estro e ironia, come suggerisce il sottotitolo, ripreso nella prefazione dalla pubblicitaria Maria Pia Favaretto: “un ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e à la coque”.
Il volume sarà acquistabile nelle maggiori librerie italiane, sui principali bookstore online (www.amazon.it, www.ibs.it, www.hoepli.it) e sul sito della casa editrice (www.darioflaccovio.it).