Sul filo del “Giorno della Memoria” si tiene mercoledì 7 febbraio, alle 21 al teatro Camploy, il recital letterario “Primo” di Jacob Olesen, tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, con regia di Giovanni Calò.
Il recital – A volte si sopravvive per poter raccontare. Primo Levi è sopravvissuto per raccontare. “Primo” vuole dare voce alla sua testimonianza, perché non si può dimenticare, non si deve. L’intensità e la chiarezza della parola di Levi, insieme alla grande valenza letteraria del suo racconto, hanno favorito il lavoro teatrale e mostrato la strada da seguire: i suoi dialoghi hanno già pathos. Si tratta quindi di riportare nel modo più immediato e amplificato l’esperienza di Levi e dei suoi compagni scomparsi davanti ad un pubblico diverso e più vasto, alle nuove generazioni. La sua testimonianza viene rappresentata con semplicità e, per quanto possibile, con leggerezza, per guidare lo spettatore a una conclusione, a una sentenza, senza gridarla, senza imporla; per questo, si concede molta attenzione, oltre che alle atrocità, anche a momenti ed episodi di vita quotidiana, di distensione, di sogno, cercando di conservare la carica umana dei personaggi, anche se annientati dalla violenza e consumati dal conflitto permanente al quale cercavano di sopravvivere.