La danza della 70a Estate Teatrale Veronese in corte Mercato Vecchio prosegue, venerdì 6 e sabato 7 alle 21.30, con “Siamo tutti guerrieri“, con coreografia e regia di Laura Corradi e interpreti Midori Watanabe, Carlotta Plebs, Marco Mantovani e Alberto Munarin. Il disegno luci e gli allestimenti scenici sono di Alberta Finocchiaro. Lo spettacolo, primo step della “Trilogia della sopravvivenza (Confusione, Resistenza e Ricostruzione)”, debutta a Verona in prima nazionale.
«A partire da FIL (Felicità interna lorda) – dice Laura Corradi – prosegue insaziabile e sempre insoddisfatta la ricerca attorno alla confusione che affonda il genere umano. Percepisco con forza la nostra fragilità quando ci confrontiamo, per intenzione o per caso, con certi ritratti ideali che fanno parte della nostra storia, icone che abitano le pagine dedicate alla nostra educazione: uomini e donne coraggiosi e pronti ad ogni sacrificio, fieri e combattivi, prodi e valorosi guerrieri che non piangono e non si lamentano, che sfondano muri e sconfiggono il male. L’idea del nobile guerriero ci sorprende in ciabatte, spettinati e stanchi, reduci da una notte insonne, difficilmente all’altezza della situazione… Cosa vogliamo da noi stessi? Questa scontentezza che ci accompagna, questa insufficienza che non ripariamo mai, sono il risultato di aspettative troppo alte? Ci piacciamo e ci vorremmo sempre guerrieri, tempestosi e travagliati da passioni: “quello spirto guerrier ch’entro mi rugge” come direbbe il Foscolo; uomini nobili e bellicosi, con una sfumatura eroica che non guasta mai. Siamo gli eroi di tutti i nostri giorni, lo sappiamo? Quando il mattino ci sorprende senza armatura, è allora che ci chiediamo: dov’è l’energia del guerriero? Dove è il suo nutrimento? Dove trovare germogli in questa terra arida? Che cosa vogliamo conquistare oggi? Ma non riconosciamo gli amici e i nemici. La guerra quotidiana è guerra per la sopravvivenza, è solo resistere. E quando arriva il riposo del guerriero? Serve a guardarsi attorno e ritrovare un senso, semplice e necessario, serve a riconoscerci. Ma il tempo di un caffè non può bastare e nemmeno quello di una canzone…».
Formatasi a Parigi con alcuni dei maggiori esponenti della coreografia d’avanguardia francese degli anni Ottanta e Novanta e con Carolyn Carlson, Corradi frequenta successivamente la Folkwang Hochschule di Essen Werden in Germania sotto la direzione artistica di Pina Bausch. Al suo rientro in Italia fonda Ersiliadanza con cui partecipa a prestigiosi festival come Oriente e Occidente, Romaeuropa Festival, Spoleto, La Versiliana, Torinodanza, Vignale Danza e Incontroazione e con cui compie numerose tournée all’estero.