Prevenzione del tumore alla prostata: a Legnago diagnosi e terapie all’avanguardia

 
 

Novembre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore alla prostata. Per questo è stato coniato il termine “movember”, dalla crasi tra le parole “moustache” (baffi) e “november”. Per l’occasione, l’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’ospedale Mater Salutis di Legnago, diretta dal Dott. Pierpaolo Curti, ha prodotto un video per sottolineare l’importanza di sottoporsi a visite di controllo. Il breve e simpatico “sketch” si può vedere sui canali Facebook e Instagram, e sulla webtvdell’ULSS 9 Scaligera. 

In Italia il tumore della prostata è la neoplasia più frequente negli uomini e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori maligni diagnosticati a partire dai 40 anni d’età. La prevenzione si attua mediante il dosaggio nel sangue del PSA (Antigene Prostatico Specifico), unito alla visita urologica con esplorazione rettale, manovra semplice e necessaria per individuare le neoplasie più aggressive. La risonanza magnetica multiparametrica della prostata può essere utile per avvalorare o meno il sospetto della presenza di una neoplasia, ma per la diagnosi di certezza è indispensabile l’esecuzione di unaagobiopsia eco-guidata della prostata. Per migliorare l’accuratezza diagnostica è possibile eseguire labiopsia sovrapponendo in tempo reale le immagini della risonanza magnetica con quelle dell’ecografia endorettale, per guidare l’ago fino al “bersaglio” con precisione millimetrica. Questa tecnica innovativa permette di fare diagnosi sempre più accurate, riducendo in maniera significativa il numero di falsi negativi. 

L’UOC di Urologia di Legnago, grazie a un nuovo apparecchio ecografico, da quasi due anni ha messo a disposizione degli utenti dell’ULSS 9 Scaligera questa nuova tecnica diagnostica, eseguendo circa 300 procedure all’anno. La procedura viene eseguita ambulatorialmente, in anestesia locale, su indicazione dell’urologo. Il percorso del paziente viene completato in un ambulatorio dedicato, denominato “Prostate Cancer Unit (PCU)”, dove alla luce dell’esame istologico e delle indagini eseguite viene valutata la proposta terapeutica più adeguata al caso specifico. In questo ambulatorio vengono eseguite su prenotazione circa 400 visite all’anno di pazienti con sospetto o diagnosi accertata di tumore della prostata. Il Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM), un team di Urologi, Oncologi, Radioterapisti, Anatomopatologi e Radiologi che si riunisce a Legnago ogni 15 giorni, valuta i casi più complessi, offrendo al paziente una proposta terapeutica condivisa dai vari specialisti.

I casi di tumore della prostata diagnosticati ogni anno all’ospedale di Legnago, certificato dall’attribuzione del bollino azzurro riservato ai centri maggiormente strutturati nell’affrontare questa patologia tumorale, sono circa 200. Di questi circa un terzo, in relazione all’età e allo stadio clinico, necessitano dell’asportazione della prostata. 

«L’intervento – spiega il dott. Pierpaolo Curti – viene eseguito con tecnica mininvasiva, per via video-laparoscopica, evitando l’incisione chirurgica. Il numero di interventi di prostatectomia radicale al Mater Salutis è in costante incremento, oltre il 20% in più nel 2024 rispetto all’anno precedente. Quando non è indicato l’intervento chirurgico, le opzioni terapeutiche sono la radioterapia o la terapia medica ormono-soppressiva, mentre la chemioterapia classicamente intesa è riservata solo ai casi più avanzati».