LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE, IL COMUNE DI VERONA INCREMENTA I “PREMI”.
Il meccanismo è semplice: il Comune, grazie in particolare ai propri dati immobiliari oltre alla conoscenza del territorio, indica alle Entrate i soggetti titolari di dichiarazioni “sospette” in relazione alle proprietà e al tenore di vita del contribuente, e se le contestazioni del Fisco hanno successo la maggiore imposta accertata viene girata al Comune.
Arrivano i nuovi “premi” ai Comuni per gli accertamenti di tasse statali che gli Enti Locali hanno contribuito a promuovere, la “dote” è stata comunicata dalla Direzione centrale della Finanza locale del Viminale ha pubblicato l’elenco con i nomi dei Comuni e i singoli importi loro attribuiti relativamente all’anno di imposta 2016. I dati sono stati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
l bilancio non è però dei migliori. Il totale calcolato scende ancora rispetto all’anno scorso, anno imposta 2015, che ha peraltro segnato il primo in decremento nella storia della collaborazione dei Comuni nella lotta all’evasione. I premi, maturati con le “segnalazioni qualificate” che i Comuni hanno inviato nel corso del 2016 all’agenzia delle Entrate indicando soggetti a forte rischio evasione, si sono fermati a quota 13,32 milioni, rispetto ai 17,06 milioni del 2015 e ai 21,1 milioni recuperati nel 2014.
Il Comune di Verona viaggia tuttavia in controtendenza assestando un incremento del 10%, registrando un pagamento del premio per il 2017, relativo all’anno imposta 2016, di 175.103,53 euro.
Alberto Speciale