“La percezione esposta dalle organizzazioni sindacali è diversa dalla realtà aziendale”. E’ questa la sintesi esposta ieri in Prefettura dalla delegazione Aoui al tavolo con Cgil e Nursing up, che hanno proclamato lo stato di agitazione.
La parte datoriale era rappresentata da Vania Rado, direttore amministrativo, Laura Bonato, dirigente Personale, e Cristina Ferrari, Servizio Professioni sanitarie (infermieri e Oss).
“Per quanto riguarda le eccezioni sollevate dalle due sigle sindacali, i dati esposti da Aoui mostrano una situazione dell’organizzazione del lavoro con alcune criticità, ma in una percentuale complessivamente al di sotto dell’1% dei turni di servizio effettuati dal personale. L’organizzazione aziendale per i turni degli infermieri ha dunque modulato le presenze per garantire ai cittadini i servizi essenziali previsti dai Lea e la riduzione dei posti letto che normalmente si associa alle esigenze del piano ferie. Lo standard del personale assegnato è raggiuntopraticamente in tutte le Unità operative.
Merita ricordare che Aoui ha già assunto tutti gli infermieri e Oss presenti in graduatoria, rispettivamente 140 e 60, anche in previsione delle necessità future di copertura del turn over per i pensionamenti. Con queste nuove assunzioni sono state esaurite in pochi mesi le ultime graduatorie e, nel caso degli Oss, si è addirittura attinto a quello dell’Ulss9 Scaligera. Adesso bisogna aspettare i nuovi concorsi di Azienda Zero.
Inoltre, sono già attivi due specifici accordi aziendali per il benessere dei dipendenti e soddisfare le esigenze già emerse. Il primo ha aumentato il numero degli orari part time concedibili, lo strumento che dà la possibilità di conciliare le eventuali necessità familiari delle lavoratrici e dei lavoratori con i turni. Il secondo accordo ha stanziato le risorse per le cosiddette prestazioni aggiuntive, e cioè il pagamento extra del personale chiamato in sostituzione di assenze improvvise.
Infine, è stata annunciata la disponibilità ad un incontro con tutte le sigle sindacali per continuare il confronto sull’applicazione degli standard del personale necessario alle singole Unità operative”.
La posizione dei Sindacati
Rimane confermato lo stato di agitazione del personale del comparto in servizio presso il presidio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.
Al tavolo di conciliazione, con il Prefetto di Verona e l’Amministrazione ospedaliera, riscontrando e ammettendo le criticità emerse, l’Azienda ospedaliera ha assicurato un tavolo tecnico tra le parti in tempi brevi affinché si possano vagliare ed elaborare i dati che rilevano i punti di caduta rispetto al massacrante stress e condizione di lavoro del personale socio sanitario nei particolari ambiti ospedalieri.
Il conto delle “teste”, del personale, NON è sufficiente per fotografare la terrificante condizione di lavoro che investe tale personale che si ritrova senza più vita personale, recupero psicofisico, rispetto e dignità del lavoro.
L’elaborazione del dato deve tener conto del rispetto delle ferie nel periodo estivo, delle assenze per maternità virtualmente in ruolo nel reparto, dei part-time e L.104 in essere che abbassano il coefficiente ore presenza.
Il lento degrado del lavoro sia salariale che organizzativo, abbrutisce e svilisce persone e società mortificandone diritti, qualità e dignità.