Con una breve conferenza stampa oggi, 16 gennaio, alla presenza dell’assessore Edi Maria Neri, si è ufficializzata la presenza del Museo della Radio (precedentemente ospitato all’istituto Ferraris) all’interno di Porta Vescovo.
“In attesa dell’insediamento in Porta Nuova – dichiara il presidente dell’associazione “Museo della Radio” e curatore Francesco Chiàntera – con una selezione dei cimeli più rappresentativi, a partire dall’antenna da cui Marconi lanciò il segnale wireless che accese le luci della Town Hall di Sydney il 26 marzo 1930, abbiamo proposto e ricevuto assenso dall’amministrazione per collocare parte della collezione in Porta Vescovo, opportunità per riqualificare questo monumento che, come la stessa Porta Nuova, fa parte dell’area patrimonio Unesco di Verona e che versa in uno stato di trascuratezza immeritata; inoltre è nei nostri desideri e obiettivi fare di questo non solo un nuovo polo culturale, ma anche sociale, affinchè tutto il quartiere ne tragga valorizzazione”.
Il 26 marzo è prevista l’inaugurazione della mostra “VR900“, a ripercorrere la storia della comunicazione, declinata attraverso oggetti simbolici legati a Verona. “E il nostro – continua Chiàntera – non sarà un “evento spot”, ma un progetto a larga portata, per raddrizzare una situazione borderline di degrado, attraverso una pianificazione competente e la creazione di una sede espositiva ad ingresso libero per cittadinanza e turisti.
Un monumento che è patrimonio Unesco deve essere conservato, tutelato e reso fruibile a tutti: l’associazione “Museo della Radio” si è impegnata anima e corpo per trasformare un’idea in un progetto che ora si sta per realizzare, grazie al sostegno ricevuto dal Comune, ma per perfezionare la resa, è fondamentale anche il coinvolgimento della collettività, dei cittadini e delle attività circostanti la zona, allargandosi a tutti i soggetti che riusciranno a vedere in questo miracolo di rigenerazione, anche un’opportunità per creare un altro, prezioso indotto turistico per la nostra città, patrimonio fra i patrimoni d’Italia. Vogliamo bene a Verona: merita cura in ogni sua parte e questo è il nostro contributo per concretizzare tale intento”.
Finalizzata a sostenere il progetto, è stata aperta una scheda inerente, sul sito ministeriale: l‘Art Bonus rappresenta un’ulteriore opportunità di creare una rete di sostegno e, nella misura in cui ognuno può, conservare anche per le prossime generazioni gioielli d’arte e cultura come Porta Vescovo ed il suo prossimo contenuto, nonchè per mantenere vivo e tutelato uno dei quartieri storici di Verona.