Pochi mesi dopo le elezioni amministrative e nell’imminenza delle elezioni politiche del 2018, il movimento nato dal Family Day e fondato da Mario Adinolfi e Gianfranco Amato, lancia in città e provincia nuovi circoli territoriali: a Verona est, Verona Sud, Isola della Scala, Villafranca, Zevio, Legnago.
«Oggi qui sono presenti molti nuovi responsabili: da Legnago con Andrea Pucci, Isola della Scala con Francesca Patuzzi, Zevio con Mirco Ghirlanda già candidato sindaco per il PDF lo scorso maggio, Elena Fasoli, Vice presidente dell’ottava circoscrizione e referente per il circolo Verona-est, Berardo Taddei responsabile del circolo di Verona Sud, Francesco Giacopuzzi per Villafranca e Bussolengo con Marco Salvetti dove, il 13 dicembre arriverà il segretario nazionale Gianfranco Amato. Altri stanno nascendo, da San Bonifacio a Bosco Chiesanuova fino al Lago di Garda» – fa sapere con una nota il Popolo della Famiglia.
«A Verona sono venuto ad abbracciare i dirigenti del Popolo della Famiglia, Filippo Grigolini in primis, che hanno già dimostrato l’importante consenso che il Pdf ha in città. Abbiamo presentato a Verona e Zevio “O capiamo o moriamo”, la nostra Proposta per l’Italia con cui entreremo in Parlamento e rappresenteremo direttamente quelle istanze che i vecchi partiti anche del centrodestra hanno deciso di tradire» ha affermato Adinolfi, impegnato in Veneto in questi giorni per la campagna elettorale.
«Un radicamento importantissimo» ha concluso Adinolfi «che ci permetterà di dialogare con quel civismo locale, sempre più in opposizione alle logiche spartitorie della vecchia politica, e di offrire una vera alternativa politica, autonoma, di ispirazione cristiana, che accoglie persone di buona volontà sui principi essenziali»
Presente alla conferenza stampa anche Filippo Grigolini, responsabile provinciale e regionale del movimento, già candidato sindaco lo scorso giugno: «Le richieste di adesione sono continue» Ha dichiarato; «Incontri in provincia e in tutte le province venete si susseguono ogni settimana. Il desiderio di partecipare ad un rinnovamento della politica, superando le vecchie logiche destra/sinistra è molto forte. 25 anni di presunta alternanza hanno condotto il Paese nella situazioni critica in cui siamo. Crescita zero. Natalità zero. Distruzione di tutti i principi fondanti della nostra civiltà. Disintegrazione della Famiglia. Contrasto alla vita. Demolizione e svilimento del sistema scolastico/educativo. Invasione pianificata e subita passivamente senza logiche apparenti e senza controllo» ha dichiarato Filippo Grigolini.
«Piange il cuore vedere un Comune che sceglie di spendere in 5 anni solo 0,5% del bilancio di un anno per attuare, forse, un giorno, il Fattore Famiglia affidando il reale reperimento delle risorse alla fatalità che 500 biglietti omaggio per gli spettacoli siano venduti. La famiglia, quella vera e in carne ed ossa, deve mettere insieme il pranzo con la cena. Tutti i giorni. In questo modalità, con le briciole della tavola, si é scelto di mettere a margine del proprio agire il soggetto centrale della società: enti e assessorati dovrebbero essere i primi a dirottare risorse in questa direzione tagliandi sprechi e prebende. Ma non lo possono fare in virtù di un patto che lo scorso giugno ha legato le mani all’amministrazione e che tiene unita una maggioranza troppo composita» -concludono Grigolini e Adinolfi.