Formare giovani e adulti alla pace, trasmettendo competenze di mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento. È l’obiettivo della prima Scuola di pace e nonviolenza nata sulla scia di “Arena di pace 2024” per volere della Chiesa veronese e del suo vescovo Domenico Pompili.
Un’iniziativa made in Verona ma dal carattere fortemente nazionale, che venerdì 7 febbraio alle 18.00, nel Salone dei Vescovi, sarà tenuta a battesimo dalla Lectio Magistralis “Si può ancora sperare nella pace?” di Giuliano Pontara, considerato uno dei massimi esperti mondiali del pensiero etico-politico di Gandhi. Un luminare della materia vuoi in virtù dell’incarico di docente di Filosofia pratica ricoperto per oltre trent’anni all’Istituto di Filosofia dell’Università di Stoccolma, di cui ora è professore emerito, vuoi per essere tra le altre cose stato uno dei fondatori dell’Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP) con sede a Rovereto, dove dal 1994 è coordinatore del Comitato Scientifico.
Un bel la per la scuola made in Verona, che avrà come direttori don Renzo Beghini, presidente Fondazione G. Toniolo, e Massimo Valpiana, presidente Movimento Nonviolento. «La genesi specifica è l’incontro di Papa Francesco del maggio scorso, ma possiamo dire che i temi della pace e della nonviolenza sono una sintesi della sua pastorale», afferma Valpiana. Aggiunge Beghini: «La pace non è solo assenza di conflitto, ma molto di più».
«L’orizzonte è di scardinare la logica del conflitto per introdurre una logica », commenta poi il vescovo Domenico Pompili
Al corso, che si terrà dal 7 febbraio al 18 maggio e sarà articolato in 20 ore residenziali distribuite in tre fine settimana e ospitate parte dalla Congregazione delle Figlie di Gesù in via Fontana del ferro, parte dal Centro diocesano di spiritualità di San Fidenzio (previsti tre workshop gratuiti con relazioni e testimonianze), più 30 ore di lezioni frontali, studio individuale, forum online, elaborazione di progetti e webinar, potranno parteciparemassimo 40 persone.
Iscrizioni aperte fino a fine febbraio sul sito arenadipace.it/scuoladipace, al costo di 150 euro (sconto del 50% per studenti e giovani in Servizio Civile). Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione a fronte di una frequenza minima del 75% delle lezioni.
Tre le macroaree affrontate, suddivise in appositi moduli: etico-giuridico, storico-sociologico, politico e del linguaggio. E già si pensa a una summer school per tenere vivi gli argomenti anche durante la pausa estiva, fino all’appuntamento conclusivo di ottobre con un convegno dedicato ad Alexander Langer, pacifista e ideatore del progetto del Corpo civile di pace, a trent’anni dalla morte.
I candidati ideali sono: giovani volontari del Servizio Civile e formatori; docenti di unità didattiche sulla pace e incaricati dei progetti specifici di educazione civica; amministratori locali, assessori e consiglieri con delega alla pace; responsabili, volontari e operatori di ONG. Ai partecipanti si punta ad offrire: conoscenze riguardo la cultura di pace, il diritto internazionale, la geopolitica, l’amministrazione locale, la comunicazione; abilità rispetto a mediazione e negoziazione, problem solving, gestione dei conflitti, lavoro di squadra, progettazione, fundraising; competenze di tipo relazionale, ascolto attivo, leadership, integrità, creatività, resilienza.
INFORMAZIONI: arenadipace.it/scuoladipace, [email protected]