Ricorre oggi il 110° anniversario di fondazione della Polizia Ferroviaria; “Centodieci anni insieme” è il titolo della manifestazione che, a Roma, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della specialità, dal 1907 ai nostri giorni, con interventi istituzionali e deposizione di una corona al sacrario della Scuola, per ricordare il sacrificio dei tanti operatori caduti nell’adempimento del dovere. Proprio oggi ricorre la commemorazione dell’uccisione del vice brigadiere Giuseppe Verduci, assassinato il 26 giugno 1974 da quattro rapinatori mentre era impegnato durante un servizio di scorta a bordo del treno Roma-Torino; la figlia Giuseppina ne ha tracciato il ricordo.
Per il compartimento Polizia Ferroviaria per Verona ed il Trentino Alto Adige erano presenti i famigliari del brigadiere Filippo Foti e della guardia scelta Edoardo Martini, medaglie d’oro al valor militare, in servizio nell’allora posto Polfer di Trento. Il loro sacrificio, avvenuto il 30 settembre 1967, scongiurò un attentato dinamitardo a bordo del treno “Alpen Express” proveniente da Bolzano.
Nell’ambito della manifestazione è stata presentata anche una mostra fotografica, nata dalla collaborazione Polizia di Stato con le FS, con immagini d’epoca e più recenti, per rievocare alcuni aspetti significativi della storia ultracentenaria della Specialità.
Nata il 24 giugno 1907, a seguito dell’istituzione dei commissariati di P.S. nelle direzioni compartimentali delle Ferrovie dello Stato con provvedimento di Giovanni Giolitti, all’epoca ministro dell’Interno, la Polizia Ferroviaria da allora è l’organo di Pubblica Sicurezza naturalmente deputato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario.
Il traffico è attualmente di oltre 3 milioni e mezzo di persone, in un settore nevralgico della mobilità del Paese, che vede circolare quotidianamente più di 9.000 convogli su oltre 16.000 Km di linea ferrata; oltre 2.500 le stazioni presenti sul territorio nazionale.
La quotidianità della Polizia Ferroviaria è fatta di prevenzione e contrasto ai fenomeni delittuosi in ambito ferroviario (i dati statistici parlano di un calo significativo dei principali reati: -27% furti, -37% rapine, -5% aggressioni, -47% furti rame, -9% danneggiamenti) e sostegno a chi è in difficoltà: migliaia le persone scomparse rintracciate ogni anno, in particolare minori; decine le vite salvate, di aspiranti suicidi o di persone colte da malore; elevata l’attenzione verso il fenomeno dei migranti; grande la prossimità alle persone emarginate o in stato di bisogno.