Nella prima mattinata di ieri, durante il normale servizio di vigilanza nella stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, gli agenti della Polizia Ferroviaria sono stati chiamati dal personale del bar “Lo Scambio”, per la presenza di un cittadino extracomunitario che, dopo avere dato in escandescenze, aveva minacciato un’addetta al servizio, lanciandole contro un vassoio, che per fortuna non ha colpito nessuno, ma che ha arrecato alcuni danni all’esercizio commerciale. Gli agenti intervenuti hanno invitato l’uomo a contenersi e a mostrare un documento, ottenendo per tutta risposta ulteriori minacce ed ingiurie e la ricerca di un contatto fisico con i poliziotti, riuscendo anche ad afferrarli per le mani e le braccia. Allontanato dagli operanti, è stato nuovamente invitato a calmarsi e a declinare le sue generalità, ma l’uomo, sempre più in preda alla rabbia, ha iniziato a colpirsi alla testa, prima di venire definitivamente fermato e ammanettato.
In ufficio, lo straniero ha continuato a rifiutare di rispondere alle domande; durante la sua perquisizione personale è stata rinvenuta la somma di 145 euro, comprensiva di una banconota da 20 euro, risultata falsa. Solo dopo la perquisizione, finalmente, l’extracomunitario ha fornito il proprio nome, Abdelfettah Chamoune, nato nel 1989 in Marocco, ivi residente, in Italia senza fissa dimora e gravato da numerosi precedenti, nonchè da ordine di espulsione emesso dal Questore di Bologna nello scorso febbraio, mese nel quale era stato tratto in arresto per il possesso di 650 euro in banconote false.
In sede di udienza di convalida dell’arresto, Chamoune è stato condannato ad 8 mesi di reclusione e gli è stato imposto il divieto di ritorno nel comune di Verona.