Un filo lungo mille chilometri che unisce cultura, tradizione e identità popolare.
È stato sancito presso la Sala Arazzi il gemellaggio tra il Carnevale di Verona e il Carnevale di Acireale.
L’idea di formalizzare un protocollo d’intesa è nata quest’estate quando le due realtà della tradizione popolare hanno deciso di unire le proprie forze, affinché i due carnevali, entrambi nati quasi 500 anni fa, potessero collaborare alla costruzione dei carri, alla realizzazione di maschere e sull’organizzazione del carnevale.
Già da questa edizione del carnevale ‘fuori stagione’, tutt’ora in corso e in programma fino al 7 novembre, si potranno ammirare le caratteristiche opere in cartapesta, arte nella quale i siciliani sono maestri nel realizzare carri di piccole ma anche di importanti dimensioni, quasi doppie di quelli del carnevale veronese.
Alla firma del gemellaggio è seguito lo scambio di simboli della tradizione carnevalesca veronese e acese, ovvero il Papà del Gnoco e Lavica, la diavoletta che suona il violino mascotte del carnevale di Acireale.
In Sala Arazzi sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, il consigliere regionale Enrico Corsi, l’assessore al Turismo del Comune di Acireale Fabio Manciagli, il presidente del Comitato del Bacanal del Gnoco Valerio Corradi, il presidente Fondazione Carnevale di Acireale Gaetano Cundari, lo storico Papà del Gnoco Gianni Carli detto ‘Balena’, quello attualmente in carica Andrea Bastianelli ‘Bisteca’ e la mascotte Lavica Simona Pistarà.
“Abbiamo lavorato molto perché quest’anno non rimanesse senza la festa del Carnevale – ha detto il sindaco -. Un modo anche diffondere il messaggio positivo legato alla ripartenza post Covid, e farlo con un gemellaggio amplifica il senso di partecipazione e condivisione. Ad Acireale ci unisce la ricchezza culturale e della tradizione, ciascuna città con le proprie peculiarità e sfaccettature, ma entrambe espressione della storia del territorio italiano”.
“Come Amministrazione comunale siamo ben lieti di questo gemellaggio – ha affermato l’assessore Manciagli -. Sono due carnevali storici, importanti e che insieme potranno andare lontano. Collaborare è importante, perché sarà frutto di nuove idee e proposte. È l’inizio di un grande percorso per entrambi, perché le due città dimostrano attaccamento per due manifestazioni che richiedono tanto sacrificio da parte delle persone che si adoperano affinché si possano realizzare”.
“È motivo di grande orgoglio poter fare questo gemellaggio – ha sottolineato Corradi -. Se ogni anno riusciamo a fare il carnevale è grazie al Comitato del bacanal del Gnoco ma soprattutto per il sostegno dell’Amministrazione Comunale, della Provincia, della Regione e dei tanti sponsor, e questa collaborazione con il carnevale di Acireale ci permette di crescere ulteriormente”.
“Non posso che ringraziare per l’ospitalità e l’opportunità che ci è stata data di presentare la nostra manifestazione – ha detto Cundari -. Siamo due carnevali storici d’Italia, con una data di nascita molto vicina nel tempo e siamo una festa del popolo, di tutti coloro che vogliono riprendere a vivere dopo la pandemia. Il carnevale era momento di trasgressione, ora diventa momento di comunità, e da qui può nascere una grande sinergia”.