Tra le figure della cultura veronese del nostro tempo si colloca Pino Simoni, assiduo ricercatore di cose patrie e venatorie, cui ricorre oggi il decimo anniversario dalla morte.
Giuseppe Simoni, conosciuto come “Pino”, nacque il 22 settembre 1929 nel quartiere di S. Michele Extra (Verona), rimanendo sempre legato alla sua terra d’origine.
Svolse un’intensa attività professionale durata quarant’anni: dodici in varie librerie veronesi con speciale riguardo al settore antiquariato e ventotto come coadiutore presso la Biblioteca Civica di Verona (dal 1958 al 1986).
Per i suoi meriti in ambito culturale, nel 1989 è stato nominato socio dell’Accademia Olubrense (fondata dallo storico e docente universitario Lorenzo Tacchella).
Le ricerche storiche di Pino Simoni, sono apparse su famose riviste locali e nazionali, su settimanali e giornali veronesi, su Civiltà veronese, Studi storici Luigi Simeoni e sugli Atti dell’Accademia Olubrense.
La produzione letteraria di Pino Simoni è data da oltre 250 dissertazioni, che spaziano principalmente su argomenti veronesi quali la bibliografia, l’ornitologia, la caccia, la storia “sanmichelese”, su grandi personaggi dell’Ottocento sino ad arrivare a recensioni di opere importanti che riguardano il nostro ambiente.
Pino Simoni morì il 22 aprile 2011, era il giorno Venerdì Santo di uell’anno e secondo i suoi desideri è stato sepolto nel Cimitero di S. Michele e sulla sua tomba è stato scritto “sanmichelese”.
In occasione del decennale della sua morte è stata presentata una mozione affinché gli venga attribuito un ricordo pubblico, assieme a Paolo Rigoli e Franco Riva, altri due “custodi del sapere”.
io ero in classe col figlio quindi conoscevo anche un po il signor Simoni padre. Una persona esemplare per educazione e rispetto.