All’Ospedale Mater Salutis di Legnago è attivo un percorso multidisciplinare di ortogeriatria per gli anziani con frattura del femore che migliora fortemente la gestione del paziente e i tempi di intervento e di recupero.
Le fratture di femore prossimali (FFP) nell’anziano hanno un impatto significativo sulla qualità di vita: nel 60% dei casi, infatti, comportano una riduzione della mobilità euna conseguente perdita di autonomia e impossibilità di tornare alle condizioni abitative precedenti, con un rischio di istituzionalizzazione che aumenta esponenzialmente con l’età, insieme all’impatto socio-economico. Tale patologia non riguarda un solo distretto anatomico, ma coinvolge l’intero organismo. Una complessità clinica e funzionale elevata che richiede un approccio multidisciplinare in relazione ai vari problemi di natura medica, psicologica e sociale.
Rispetto alle cure tradizionali, la cogestione ortogeriatrica riduce i tempi di degenza e del pre-intervento, le complicanze e la mortalità ospedaliera. Secondo questo modello organizzativo, il chirurgo ortopedico e l’ortogeriatra condividono la responsabilità del paziente dall’inizio del ricovero fino alla dimissione, insieme a un team multidisciplinare composto da anestesista, fisiatra, fisioterapista, infermieri, case-manager, nutrizionista e assistente sociale.
All’Ospedale di Legnago è stato delineato e condiviso da queste figure specialistiche un dettagliato percorso dedicato, che ha consentito una rapida presa in carico operatoria da parte dell’equipe ortopedica e degli anestesisti del paziente fratturato, una precoce attivazione del geriatria per la gestione delle problematiche di ordine medico del paziente complesso, e l’individuazione del miglior percorso di dimissione basato su un’accurata valutazione funzionale e multidimensionale di ogni paziente, con particolare attenzione alla fragilità, al mantenimento e al recupero delle autonomia precedente. Allo stesso tempo, per un ottimale recupero funzionale, viene realizzata una valutazione fisiatrica tempestiva che consente una presa in carico riabilitativa da parte dei fisioterapisti, prevedendo eventualmente la possibilità di trasferimento presso il Reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale di Bovolone.
Nel 2023 i pazienti over 65 operati per frattura del femore sono stati 211, per l’86,2% sottoposti a intervento entro 48 ore dal ricovero. Tra questi 189, quasi il 90%, sono rientrati nei criteri di presa in carico da parte del geriatria, confermando l’elevata prevalenza di fragilità e comorbilità. Dall’inizio del 2024, sono stati presi in carico già 85 pazienti.