“Che fico!“
Decisamente sì. Accanto al Pippo Franco Nazionale, anche il lettore (casuale? masochista? ahi ahi!) degli articoli che portano la mia firma vorrebbe appropriarsi di tale espressione; il momento in cui non verranno più impiegate sigle così fantasiose per esordire in un articolo è molto vicino…abbiate fede.
Nel frattempo però vi è da raccontare, nel “che fico!” di quanti sono politico-dipendenti dalle cronache, dell’ennesimo botta&risposta sotto il cielo di AGSM. Protagonista questa volta la compagine veronese del Partito Democratico, la quale congiuntamente rivolge le proprie perplessità relative al numero 23.
Riporta la nota a firma Padovani, Benini, La Paglia e Vallani: “Sentire Croce vantare la riduzione del 23% delle poltrone dei nominati nella galassia delle partecipazioni Agsm (ben 26 società) fa sorridere. Trattasi infatti di una foglia di fico che il presidente, maldestramente, cerca di mettere alle promesse elettorali non mantenute, le quali, anche da parte dell’attuale Sindaco, parlavano di ben altro: amministratori unici al posto di consigli di amministrazione, riduzione delle bollette, chiusura di Agsm Albania“.
Nelle società dove Agsm è socio unico e dove, quindi, non c’è alcun oggettivo bisogno di rappresentanza nemmeno dal punto di vista politico dal momento che non sono previsti posti per le minoranze – prosegue – mantenere 5 poltrone nei consigli di amministrazione non ha nessun senso. E’ puro e semplice spreco, funzionale più altro a distribuire posti. Vicenza con Aim l’ha capito da tempo, e ha già provveduto a sostituire tutti i consigli di amministrazione di secondo e terzo livello con degli amministratori unici. Quando lo capirà anche Verona? A quando la vera riduzione delle poltrone?
I NUMERI DI CASA AGSM
Da parte sua, la multiutility dell’energia di lungadige galtarossa ha deciso di non alimentare la polemica e di fornire una risposta articolata e precisa attraverso l’elenco dei fatti concreti verificatisi di recente, tradotti anch’essi in numeri.
La nota diramata nella giornata di ieri:
“La crescita del Gruppo Agsm che, nei giorni scorsi, ha approvato la semestrale al 30 giugno 2018, non è stata inficiata dalla forte crescita del costo delle materie prime energetiche (più 45.8% il costo del gas metano dal giugno 2017; più 5.7% dal dicembre scorso).
Questi i principali indicatori.
- Il valore della produzione si è attestato a 426,6 milioni di euro, in crescita sia rispetto al dato dell’analogo periodo del 2017 (più 3.7%) sia rispetto a quanto ipotizzato in sede di budget (più 7.3%).
- Il margine operativo lordo si è attestato a 43,1 milioni di euro, in crescita del 3.2% sul budget atteso, sebbene in contrazione rispetto al dato del 30 giugno 2017, pari a 44.7 milioni di euro.
- Forte la contrazione registrata nella posizione finanziaria netta (indebitamento verso banche e Socio Comune di Verona) che è scesa dai 229 milioni di euro del 30 giugno 2017 ai 181 del 30 giugno 2018, con un calo del 21%.
- Gli investimenti contabilizzati ed impegnati al 30 giugno scorso sono stati pari a 10.2 milioni di euro, nel rispetto del piano annuale di investimento pari a complessivi 41,2 milioni di euro”.