Bertucco e Bertolotti intervengono sull’argomento Fondazione Arena. Ecco la loro nota:
“L’accordo sindacale separato sulla Fondazione Arena è una sconfitta della politica perché non assolve agli obblighi previsti dalla legge Bray e non è quindi utile ai fini del salvataggio della Fondazione Arena. Non c’è altra via che proseguire sulla strada della trattativa per arrivare al risultato finale, ma continuare a ventilare la possibilità della messa in liquidazione dell’ente, ben sapendo che questo rappresenterebbe un colpo mortale per tutti, non fa bene né alla trattativa stessa né alla città.
Con l’esclusione di licenziamenti e ricollocamenti si è fatto probabilmente un passo in avanti. Quello che ancora manca, dal nostro punto di vista, è una maggiore condivisione dei sacrifici in quanto tutti i soldi necessari a sanare il bilancio vengono chiesti ai lavoratori mentre coloro che ci hanno guidato fino al questo punto (gli stessi che a dicembre dicevano che mai e poi mai si sarebbe ricorsi alla Legge Bray…) non vogliono sentir parlare di responsabilità. Soprattutto manca l’assicurazione, che solo un piano di rilancio può dare, che i sacrifici richiesti non si rivelino vani tra qualche mese. Un piano di rilancio, unitamente alla ricostruzione delle competenze all’interno della Sovrintendenza, del Consiglio di indirizzo e del management aziendale, rappresentano passaggi obbligati anche al fine di creare un nuovo clima di fiducia e credibilità in grado di avvicinare alla Fondazione nuovi finanziatori sia pubblici che privati”.